Vietato distrarsi: con i tre punti in palio, la Roma metterebbe praticamente al sicuro la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. “Nella mia testa c’è solo il Chelsea, dobbiamo essere più uniti che mai. So che ci sarà una grande cornice di pubblico, spero che per noi sarà una grande festa: voglio grande positività attorno alla squadra ed un pubblico straordinario, daremo il massimo per fare risultato”. Eusebio Di Francesco è pronto al return-match contro i campioni d’Inghilterra di Conte, che hanno già patito Dzeko e compagni allo Stamford Bridge. “A Londra non ci siamo giocati il tutto per tutto, ma abbiamo seguito la nostra identità, mettendo in campo il modo di ragionare che si è visto in ogni gara – ammette in conferenza stampa il mister dei capitolini – Affronteremo il Chelsea con la stessa mentalità delle altre gare, in cui potevamo fare sicuramente qualcosa in più negli ultimi 20 minuti. La mentalità deve essere la stessa dimostrata contro il Chelsea due settimane fa: quella sfida deve essere considerata un punto di partenza, continuiamo questo percorso”. L’ex coach del Sassuolo non si sbilancia sull’undici titolare: “I ragazzi sono pronti, potrei far giocare anche la stessa formazione del Bologna tranne Nainggolan, che è l’unico che svelo come titolare. Il resto si saprà domani. Sono sempre favorevole al turnover ma io metto in campo la squadra che ritengo più opportuna per portare a casa un risultato importante. Schick? Ha avuto un piccolo fastidio nel calciare nel penultimo allenamento, è stato fatto un nuovo esame che non ha evidenziato lesioni. Siccome riferisce fastidio nel calciare, faremo allenamenti personalizzati per risolvere il problema. Sotto tutti gli altri punti di vista sta bene, ma nel calciare ha ancora qualche sintomo che lo limita. Questo non è positivo, valuteremo se convocarlo per la partita con la Fiorentina, ma domani non ci sarà”. Soddisfatto del rinnovo contrattuale di Fazio (“Se l’è meritato sul campo dimostrando prestazione dopo prestazione di essere uno dei leader della nostra difesa”), Di Francesco non sfugge alla domanda sull’ennesimo infortunio in casa Roma. Stavolta a fermarsi è Peres: “Non credo nelle casualità, anche se in qualche situazione lo è. Peres si è lesionato l’otturatore, un muscolo che molti non conoscono. Noi stiamo lavorando per trovare le soluzioni. Si potrebbe parlare ore e ore sugli infortuni, è anche una cosa interna che non possiamo dire a tutto il mondo, ma sicuramente le valutazioni le stiamo facendo: alle casualità io non credo”. La Roma farà pochissimi gol ma in campionato regge il ritmo delle grandi, anche se sta pagando dazio per i ko con Inter e Napoli: “La grande forza della squadra in questo momento è concedere pochissimo agli avversari. Di Alisson, con il Bologna, ricordo una gran parata su colpo di testa di Masina, ma in altre sfide non lo ricordo impegnato: vuol dire che la squadra sta lavorando bene in blocco, non solo in difesa. Nei gol subiti troviamo sempre un difetto nostro, mentre in quelli fatti siamo sempre bravi. Quando subisci una rete c’è in ogni caso un margine di errore. Con l’Inter eravamo ancora all’inizio, col Chelsea invece ci sono stati più errori individuali di gestione di palla sbagliata. Stiamo crescendo ma mi auguro di prenderne sempre di meno”. Detto che le squadre italiane stanno crescendo in mentalità, Di Francesco conclude con i benefici legati al turn-over: “Prima ero dall’altra parte, ogni calciatore vuole giocare tre partite a ritmo altissimo per 90 minuti, ma poi capisce con l’andare del tempo il vantaggio che c’è nel recuperare energie fisiche e nervose, utili a poter giocare partite importanti come questa”.