All’Olimpico domani sera c’è il Bologna, ma è innegabile che a tenere banco è il grave infortunio ai legamenti occorso a Karsdorp che priverà Di Francesco di una pedina importante per gran parte della stagione. L’intervento in artroscopia per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro è perfettamente riuscito. Karsdorp è stato operato dal Professor Mariani a Villa Stuart e dovrà rimanere fermo sei mesi. L’operazione è durata due ore e il difensore olandese, inizierà da subito il suo programma riabilitativo. Il tecnico non cerca però colpevoli. “Mi interessa trovare soluzioni. Abbiamo ottimi professionisti, cercheremo di far modo che questi incidenti non si verifichino più. Certo, dispiace molto per il ragazzo, avevamo puntato molto su di lui e gli facciamo un in bocca al lupo. Per migliorare dobbiamo lavorare tantissimo sulla prevenzione, ne sono convinto. Noi siamo una squadra e il primo responsabile di tutto è l’allenatore. Norman e Lippie sono due grandi professionisti che sono qui dalla mattina alla sera per migliorare il lavoro. Insieme sono convinto che riusciremo ad ottenere grandi risultati. Anche la casualità, situazioni che hanno portato ad infortuni. Vogliamo la soluzione, in un posto come Roma vengono fuori discorsi che lasciano il tempo che trovano. Noi siamo tutti uniti, un domani uno farà una scelta, uno un’altra. Ma in questo momento c’è grande fiducia in quello che fanno. I giocatori non hanno paura, c’è dispiacere. Il ginocchio me lo sono rotto anche io nel 2000, magari lo scudetto lo abbiamo vinto per quello. Può accadere fa parte di questo lavoro. Peccato per il ragazzo, è stato un movimento strano e casuale quello che è accaduto”. Poi testa al Bologna. Che non è avversario facile. Martedì c’è il Chelsea, logico pensare a qualche avvicendamento. “Abbiamo un unico obiettivo, battere il Bologna prima di pensare al Chelsea ed è su questa partita che mi concentro. Defrel gioca, ha solo bisogno di fiducia e di trovare la via del gol. Può giocare centravanti o alto a destra, vedremo. Dzeko non è stato brillantissimo contro il Crotone ma ha colpito un palo. Non so ancora se rinuncerò a lui”. Chi non mancherà è Nainggolan. “Per me basta che giochi, è importante e può giocare in tanti ruoli. Le sue qualità migliori sono il pressing, il tiro, l’inserimento. La cosa più importante è che si sia messo a disposizione della squadra e del mister. Il gol prima o poi arriverà, abbiamo preso non so quanti pali. La cosa che gli manca in questo momento è solo il gol, per il resto sono felice di quello che sta facendo in questo momento”. Troppe rotazioni, ma Di Francesco frena. “Se faccio giocare determinati giocatori è perché li ritengo all’altezza. Vantaggi e svantaggi della rotazione li danno i risultati ma quando hai tre partite in sei giorni è normale che si deve cambiare qualcosa. Si è parlato tanto della partita del Crotone, io credo che non ci sia stata partita. E’ normale che siamo mancati in qualcosa, forse non averla chiusa”. Nel Bologna gioca Federico Di Francesco, il figlio di Eusebio e sicuramente sarà un motivo della notte dell’Olimpico. “Mi fa ridere mio figlio perché quando gli chiedo se giochi o non giochi, mi dice ho provato 6-7 moduli uno dietro l’altro, per non dirmi niente. E’ bello, ve lo assicuro. E’ una particolarità che mi inorgoglisce e mi fa piacere. Sono convinto che farà ancora meglio, magari non da domani ma da quella dopo”. Dal canto suo Roberto Donadoni tecnico del Bologna ha parole al miele per i giallorossi. “E’ una squadra che sta crescendo e sta trovando la sua dimensione, deve trovare la quadratura del cerchio ma ha giocatori di grande qualità e in difesa sono ancora più forti”