Massimo Ciccognani
LONDRA Il Chelsea ritrova il sorriso nella giornata forse più difficile nella storia di Antonio Conte sulla panchina dei Blues. Dall’inferno al paradiso, dal 2-1 per il Watford a inizio di ripresa che sembrava aver messo in ginocchio la squadra di Conte che a 20 dalla fine non riusciva a trovare il bandolo della matassa, al 4-2 finale con i cambi decisivi e che forse hanno segnato la svolta della stagione. E finisce con Stamfotrd Bridge in delirio a cantare “Antonio Antonio”, dimostrando di essere dalla parte del tecnico insieme ad una parte della squadra che fino alla fine ha remato nella stessa direzione. Una vittoria scaccia crisi, almeno per il momento perché a leggere o tabloid inglesi quella di oggi poteva essere l’ultima di Conte in panchina coi Blues. Quella di Conte non è ancora una squadra, troppo prevedibile e vittima di grossolani errori in fase difensiva, mancanza di compattezza tra i reparti , insomma poco del calcio di Conte. Due sconfitte di fila in Premier, il pari stentato contro la Roma in Champions, ecco perché gli occhi del popolo della Premier erano tutti su Stamford Bridge. Il Chelsea parte forte, otto minuti e Pedro firma il vantaggio con una conclusione a fil di palo. Fabregas si divora il 2-0. Il Chelsea rallenta, manca di brillantezza e il Watford, tra le squadre più in forma del momento, non molla e all’ultimo secondo del recupero dei primi 45′ trova il pari con Doucourè che approfitta di un errore in disimpegno di Bayayoko per firmare il pari che per Conte sa tanto di beffa. E il Chelsea riparte di slancio ma appena due minuti dalla ripresa che il mondo cade addosso a Conte perché tornano le amnesie difensive. Richarlison sbaglia un gol a porta vuota un minuto più tardi Pereyra solo davanti a Courtois mette le ali al Watford. Cala il gelo su Stamford Bridge. Il Chelsea accusa il colpo e lascia spazio agli ospiti che sfiorano il 3-1. Chelsea in bambola, serve un guizzo per riaprire la gara. Lo trova Pedro, il migliore, che pesca in area la testa di Batshuayi per il pareggio che in quel momento sembrava una chimera. Il resto lo fanno i cambi, a cominciare da Willian che nel convulso finale, trova il cross per la testa di Azpilicueta che a tre dalla fine permette al Chelsea di mettere la testa avanti. E poi di nuovo Batshuayi che in pieno recupero firma il definitivo 4-2. E come detto finisce con il trionfo di Conte che però deve lavorare molto per ridare vita al suo Chelsea, sperare al più presto nei recuperi degli infortunati Moses e Kantè olytre che nel recupero totale del convalescente Morata per poi ripartire. Al resto dovrà pensarci Conte, mettere a tacere le velleità…secessioniste di David Luiz e qualche altro mammasantissima per riprendersi totalmente il Chelsea e farlo tornare a volare alto. Oggi serviva solo vincere e il Chelsea lo ha fatto, con cuore e voglia, contro tutto e contro tutti, ma da domani servirà che tutti tornino a remare nella stessa direzione.