MASSIMO CICCOGNANI
Sotto la pioggia, la Roma. Tre gol, un legno, almeno tre palle gol salvate da Nicolas, un dominio assoluto. Travolto il Verona, avversario modesto ma che non intacca la qualità del gioco espresso dai giallorossi. Nonostante il diluvio l’impatto romanista alla partita è dirompente. C’è Florenzi al posto di Bruno Peres, un ritorno atteso quanto probante sotto l’aspetto sia tecnico che agonistico. In mezzo a riposo Strootman e dentro Pellegrini che gioca una grande partita, così come Under che prende il posto di Defrel, mentre El Shaarawy rileva Perotti giocando una partita intensa e di grande applicazione anche in fase di ripiegamento. Bellissima Roma, indipendentemente dal valore (poco) dell’avversario. In due minuti Dzeko si divora due ghiotte occasioni, poi è Under su invito di Nainggolan, a centrare il palo. È il preludio al gol che arriva al minuto 21: perfetto l’assist di El Shaarawy per l’inserimento di Nainggolan che fulmina Nicolas: 1-0 Roma. I giallorossi sono padroni del campo, Florenzi si sente, ara la fascia alla velocità di un Freccia(giallo)rossa, Pellegrini gioca con autoritá e il raddoppio è bello che confezionato. Centro al bacio di Florenzi e di testa Dzeko la mette dentro di giustezza: 2-0 col quale si va all’intervallo. Ripresa sullo stesso canovaccio. Kolarov manda fuori di poco su piazzato dal limite poi arriva il 3-0 al minuto 15. Centro di Kolarov, il bosniaco entra in spaccata e la mette dentro: 3-0 e fine dei giochi. Il Verona perde anche Souprayen per doppia ammonizione dopo un fallaccio su Pellegrini. Entrano anche Gerson, Schick e nel finale Moreno per una Roma che non infierisce. E finisce qui con un 3-0 rotondo ma soprattutto con una prestazione notevole sul piano del gioco per una Roma vogliosa di crescere. Insieme al suo allenatore.