L’Italia delude anche con Israele. Immobile salva Ventura

MASSIMO CICCOGNANI

REGGIO EMILIA A saperlo alla vigilia, non ci avrebbe creduto nessuno. L’Italia vince contro il modestissimo Israele, ma solo per 1-0. Decide Immobile una partita che più brutta non si potrebbe. Cercava il riscatto Ventura, ma la sfida di stasera ha aggiunto ulteriore confusione ad un  momento che non è certo dei migliori. Israele non è la Spagna, ma sembrava la Germania e se non ci ha castigato è solo perché il Dio del pallone ha voluto riservare all’Italia un’altra possibilità per arrivare al mondiale. Perché l’Italia ha fatto di tutto per rovinarsi anche questa serata di Reggio Emilia, beccando i fischio del generoso pubblico emiliano che all’intervallo è apparso infastidico da una prova che definire brutta ci sembra pure un eufemismo. Di buono solo il risultato, che rafforza il secondo posto nel girone alle spalle della Spagna: stasera siamo a +6 sull’Albania che ieri sera non è andata oltre il pari in Macedonia, il che significa che alla prossima a Torino contro i macedoni ci basterà un pari per accedere agli spareggi. Dove invece servirà un’altra Italia che non cancella Madrid, se non nel risultato, ma accresce i dubbi su modulo, formazione e uomini. Condizione? Non solo. Il 4-2-4 non va bene neppure contro un modesto equipo come quello israeliano, pedatori generosi ma che sembrano aver litigato da bambini col pallone. E l’Italia? Peggio che andare di notte. Il buio più totale, niente di niente, soprattutto in un primo tempo dove a rischiare di più siamo stati proprio noi. Belotti dopo 40″ illude il Mapei andando vicinissimo al vantaggio. Poi, il vuoto più assolutyo. Passaggi sbagliati,  mai una giocata. Israele sarà pure poca cosa ma con generosità ha provato a farci male. Spaventando il Mapei e prima è stato bravo Conti salvare su Kabha poi nel finale di tempo reattivo Buffon che ha chiuso su una conclusione ravvicinata di Cohen. Poco meglio nella ripresa, dove quantomeno si è visto un po’ di pressing e dinamismo, ma il gioco s’è perso chissà dove. L’ingresso di Zappacosta ha fatto bene alla manovra e al 7′ è arrivato il gol che non ha aperto la goleada, ma almeno cio ha salvato dall’imbarazzo. Centro di Candreva, testa di Immobile e palla dentro. Tutta qua Italia-Israele? No, man co per idea perché gli Azzurri rischiano ancora e nel finale Zappacosta ha salvato partita e speranze su Tal Ben Chaim che al novantesimo solo davanti a Buffon ha tentato un pallonetto improbabile. In mezzo una conclusione di Belotti e Candreva, bravo Harush.  Poco anzi, pochissimo per non dire nulla di un’Italia che doveva cancellare Madrid e che invece va a letto con molti più dubbi rispetto al Bernabeu. Adesso Torino, la Macedonia per chiudere il conto poi, saranno play off. Ma lì servirà prima ritrovare l’Italia, che non s’è desta ma s’è persa in una involuzione tattica e di gioco. Per andare in Russia ed evitare l’apocalisse paventata da Tavecchio, servirà molto ma molto di più.