Il Real nella bolgia del Calderon riparte dal 3-0. Zidane: “Voglio vincere”. Simeone: “Fuori l’orgoglio”

E domani, dopo la notte di Torino, un altro appuntamento con la storia. Si gioca al Vicente Calderon di Madrid il ritorno tra Atletico e Real. All’andata fu un secco 3-0 per i blancos di Zidane, per effetto di una straordinaria tripletta messa a segno da quel fenomeno che risponde al nome di Cristiano Ronaldo. Tutto facile domani per il Real?  Niente affatto, e non fatevi sentire da Zidane che alza la guardia. “Il 3-0 dell’andata non conta – ha spiegato il tecnico francese – e domani sera sarà una sfida molto complicata. Per passare servirà la partita perfetta. Non giocheremo per lo 0-0 ma per vincere. Sono 8 mesi che lavoriamo per arrivare a questo traguardo e non intendiamo fermarci proprio ora, ma nel calcio guai a dare qualcosa per scontato. Se vogliamo la qualificazione dobbiamo sudarcela, dobbiamo essere vigili e concentrati come fosse la partita della vita. Abbiamo ancora fame, ci anima una grande passione che è quella del nostro club. Finale e conquista della Liga sono i nostri obiettivi e non vogliamo farceli scappare, ma adesso pensiamo solo a domani al Calderon, dove farà molto caldo. Ma noi siamo il Real e vogliamo andare avanti, con rispetto, ma non vogliamo rinunciare a Cardiff”. Sulla stessa lunghezza d’onda il capitano Sergio Ramos: “La chiave per arrivare in finale è l’unione, lo spirito di gruppo e il sacrificio. Ho bei ricordi delle vittorie di Lisbona e Milano, ma oggi è un’altra storia. Andiamo al Calderon per giocare al calcio e scenderemo in campo per vincere. Non siamo cresciuti a Bevery Hills, qui c’è gente di quartiere con dei principi. Giusto che si sappia”. “Combatto e mi rialzo”, lo striscione che sabato campeggiava nella curva del Frente Atletico. Diego Simeone è una furia dopo la partita molle del Bernabeu. “Chi non se la sente di giocare lo dica subito”. Simeone vuole il massimo, scuote i suoi. In casa Atletico hanno poco gradito lo striscione del Bernabeu con e due coppe vinte e la scritta “dimmi cosa provi”. Domani è attesa la risposta. Il Calderon, per l’ultima di Champions in questo stadio storico, si prepara a ricevere il Madrid col coltello tra i denti. Ribaltare il 3-0 non sarà facile, ma sarà giusto provarci, per orgoglio che nei colchoneros non muore mai. Sarà una battaglia, una bolgia. Per una notte tutta da vivere.

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