Gasperini adesso avrà paura di svegliarsi per scoprire che il suo non è stato il sogno del carbonaro, ma una cruda realtà. L’Atalanta si scioglie al Meazza dopo il Gasp tornava da ex dopo l’esonero lampo sulla panchina dell’Inter. Sognava la rivincita, con il suo calcio per dimostrare che si erano sbagliati. Sarà, ma intanto l’Atalanta è finita sepolta sotto la valanga nerazzurra, quella dell’Inter: 7-1, una mazzata tra capo e collo (3 gol Icardi, 3 Banega, uno l’ex Gagliardini) che ridimensiona i sogni bergamaschi in una giornata che più storta non si poteva e lancia l’Inter al quarto posto ma con la Lazio che deve ancora scendere in campo (domani all’Olimpico contro il Torino). Inter tosta e partita chiusa appena alla mezz’ora dopo che una tripletta di Icardi e un doppio Banega avevano messo a ferro e fuoco la porta bergamasca. Freuler firmava il 5-1 prima dell’intervallo ma oramai l’Atalanta era bella che cotta tanto da capitolare ancora sotto i colpi di Gagliardini e Banega. Tonfo pauroso, in una giornata da dimenticare. Giornata che invece ricorderà, e pure bene, Stefano Pioli, che lancia l’Inter in piena corsa per l’Europa.
Il Napoli si riprende dal colpo per l’esclusione dalla Champions League. Il dopo Real, porta tre punti d’oro che significano secondo posto in classifica a +1 sulla Roma che scenderà in campo stasera al Barbera ospite del Palermo. Tre a zero al Crotone, frutto della doppietta di Lorenzo Insigne e del gol di Mertens. Solo al novantesimo la Fiorentina al Franchi si impone su un generoso Cagliari. Decide il gol di Nocola Kalinic. Riscatto Chievo che ne fa quattro all’Empoli, non ancora salvo e che stasera tifa Roma per evitare l’ulteriore avvicinamento del Palermo, al momento terz’ultimo a -7 dai toscani. Il Bologna, grazie a Mattia Destro, fa suo il derby della via Emilia, imponendosi di misura al Mapei Stadium contro un Sassuolo che continua la fase calante. Definitivamente finito a Pescara l’effetto Zeman, con gli abruzzesi battuti nettamente all’Adriatico dall’Udinese (3-1) grazie ai gol di Zapata, Jankto e Thereau.