Serie B. Comanda il Pescara, nuovo crollo del Verona. Respira il Foggia, Livorno sprofonda

Maurizio Spreghini

Terremoto in vetta nella serie cadetta, il Pescara è la nuova battistrada da rincorrere. Cade rovinosamente al Bentegodi il Verona vittima del Lecce, il Pescara si aggiudica invece lo spareggio di vertice con il Benevento ed è la nuova capolista. Vince il Palermo nel posticipo con il Crotone e riabbraccia le posizioni d’alta classifica. Sfida salvezza senza vincitori tra Carpi e Cosenza, mentre il Foggia, raggiunta quota positiva, oramai sa solo vincere e lascia l’ultima posizione in classifica al Livorno. Cremonese e Salernitana non si fanno del male e rimangono ancorate nelle zone alte della classifica, al contrario del Venezia che al Renato Curi affonda nei bassifondi della classifica. Il Brescia spazza via il Padova ed entra di diritto nella zona playoff. Sprofonda invece il Livorno che perde in casa con lo Spezia e rimane sempre di più il fanalino di coda dei cadetti. Serviva una scossa al Verona che sfidava al Bentegodi il Lecce, ritrovare entusiasmo dopo la sconfitta di Salerno e mantenere la vetta. Cosi non è stato. Il Verona domina la prima frazione ma è punita allo scadere da La Mantia, si sgretola al rientro sotto il colpo inflitto da Mancosu. Sul fronte veronese è notte fonda ora, mentre sul fronte leccese si gode la terza piazza. Vittoria pesante del Pescara sul Benevento. Non fa più di tanto il Benevento che soccombe sotto i gol di Mancuso e Machin. Viola limita il parziale per il Benevento, la sua rete aveva momentaneamente risposto a quella di Mancuso, ma si ferma li la reazione per gli uomini di Bucchi. Quattro su quattro in casa per Pillon, sognare si può. La sorpresa Spezia abbatte all’Armando Picchi il Livorno e si prende, in coabitazione del Lecce, la terza piazza. Sempre sotto gli uomini di Lucarelli, Giannetti aveva risposto all’uno due di Crimi e Okereke, per poi incassare la rete di Bartolomei che chiudeva di fatto l’incontro. Emozioni pure allo “Zaccheria”, botta e risposta tra Foggia e Ascoli con la prima frazione che si conclude sul due a due. Da una parte Deli e Galano, dall’altra Brosco e Ganz. Nella ripresa è Gerbo a segnare la rete che vale i tre punti al Foggia, che continua a vincere lasciando agli annali la penalizzazione con cui era partita. Il Perugia batte il Venezia spedendola in penultima posizione, aprendo in laguna una vera e propria crisi. Quattro sconfitte su cinque gare per Vecchi, partito con altre ambizioni, battuto grazie alla realizzazione di Melchiorri. Non è bastata la volontà a scongiurare un altro ko. Sfida di bassa classifica per Carpi e Cosenza, con il punto guadagnato che non serve a nessuna delle due in chiave risalita. Pasciutti illude il Carpi ma in pieno recupero segna Baez. Pareggio senza reti tra Cremonese e Salernitana, con Colantuono e Mandorlini che si annullano a vicenda. Cremonese più rammaricata per tre nitide palle gol divorate che non bastano però a portare a casa i tre punti. Il Brescia di Corini in rimonta batte il Padova e al pari della Salernitana arpiona l’ultima posizione utile ai playoff. Donnarumma ne fa tre nella ripresa e si prende la leadership dei cannonieri, precedentemente Cappelletti aveva illuso i suoi con Tremolada che li aveva momentaneamente ripresi. Nell’ultima gara della settima giornata il Palermo supera col minimo risultato  il Crotone. Risolve Nestorovski nel finale di gara, con la deviazione di Marchizza che è fondamentale per superare Cordaz, coronando un buon secondo tempo degli uomini del neo allenatore  Stellone. Risultato che catapulta i rosanero in piena zona playoff, quinta posizione, e spinge invece il Crotone vicino alla zona rossa della classifica, tre i punti di vantaggio sulla penultima posizione.