Champions. L’Ajax blocca il Bayern. Manchester City all’ultimo respiro

GIRONE E. L’intraprendenza dell’Ajax ferma il Bayern Monaco all’Allianz Arena. I bavaresi rompono subito il ghiaccio con Hummels servito da Robben. Gli olandesi mai domi, pareggiano i conti grazie alla rete di Mazraoui grazie anche ad un delizioso scambio con Tadic. Prima frazione a due facce. Al vivace brio imposto al match dai bavaresi nelle prime battute, si viene a contrapporre gradualmente il calcio frizzante dell’Ajax. Gli olandesi offrono numerosi spunti offensivi e svariate verticalizzazioni. Sono in particolare Tadic ed il talento Ziyech a creare le maggiori insidie. Sempre pericolosi. Sempre in constante movimento. La scossa arriva con James Rodriguez appena entrato subito pericoloso. L’Ajax cala d’intensità ed il Bayern Monaco spinge mettendo la marcia sull’acceleratore. Nel finale super occasione per Schone, Neuer salva. Entrambe rimangono al primo posto a quota 4 punti. Per l’Ajax sarà cruciale il prossimo match contro il Benfica che passa l’esame di greco e conquista i suoi primi 3 punti in Champions. I lusitani vincono 3 a 2 ad Atene contro l’AEK. Entrano nel tabellino dei marcatori nel primo quarto d’ora Seferovic e Grimaldo. Portoghesi che dominano nella prima frazione, amministrando ed imprimendo un buon ritmo alla partita. L’espulsione di Ruben Dias (per il calcione a Ponce) complica le cose. Nella ripresa infatti, i greci salgono in cattedra e recuperano lo svantaggio con Klonaridis autore di due gol. L’AEK gioca meglio trovando maggior brillantezza complice la superiorità. Non a caso arriva una ghiotta occasione ancora per Klonaridis. Dal nulla la falcata di Semedo entrato dalla panchina, viene trasformata in gol grazie ad una esecuzione precisa. Si rilancia il Benfica, sconfitta pesantissima per l’AEK Atene.

GIRONE F. Il Manchester City nel segno di David Silva. Lo spagnolo nel finale sfrutta l’errore di Posch e regala a Guardiola i primi tre punti della Champions nel girone F, ribaltando il match contro l’Hoffenheim. Uno degli uomini simbolo degli inglesi toglie le castagne del fuoco in un momento complesso quanto delicato . Approccio da dimenticare per i Citiziens. Dopo appena 47 secondi, l’ex Inter Belfodil trafigge Ederson e gela gli ospiti. La reazione dei campioni d’Inghilterra è però immediata. Aguero materializza in gol, un’azione avvolgente iniziata da Silva e proseguita da Sanè. Continua a produrre una notevole quantità di mole offensiva il City senza però mai incidere. Nella ripresa l’Hoffenheim non va per il sottile e abbassa il baricentro. Azioni schematiche finalizzate ad una precisa organizzazione. Si muovono e non poco gli esterni di Guardiola per spezzare la retroguardia tedesca. Ospiti che guadagnano anche un rigore con Sanè ma l’arbitro lascia correre.  Come spesso accade nel calcio, a risolvere situazioni complicate ci pensa un calciatore di spessore. David Silva ribalta la partita. Da evidenziare l’errore di Posch, letale. Il Manchester City torna alla vittoria dopo 4 sconfitte consecutive in Champions League. Guardiola dovrà sicuramente lavorare nella testa dei suoi giocatori. Una squadra che punta alla coppa dalle grandi orecchie, ha l’obbligo di non farsi trovare impreparata dal punto di vista del posizionamento difensivo. Non si discute il calcio spumeggiante e neanche la prelibatezza del palleggio. Va però aggiunta a questi ingredienti una dose di cinismo. Nell’altra gara del girone F, il Lione dopo la raggiante vittoria della prima giornata, pareggia 2 a 2 contro lo Shakhtar Donetsk. Gli ucraini fanno emergere una maggiore solidità e Moraes stordisce i francesi grazie ad una doppietta. Il gol che riapre i conti, viene siglato a venti dalla fine da Dembele, abile nell’inserimento a sfruttare lo squisito assist di Fekir. La realizzazione porta nuova linfa e maggiore consapevolezza. Sfrutta il momento positivo l’OL pareggiando con Dubois al termine di un’azione avvolgente. Nel finale prova a ribaltarla Dembele, si salva il lo Shakhtar. Girone molto equilibrato e discorsi qualificazione più che aperti.