Carlo Bianchi
MADRID Mai avrebbe pensato il pessimista Leopardi nel suo Sabato del Villaggio che a distanza di anni la sua profezia si sarebbe avverata. Il giorno prima tutte le illusioni ricadevano su un Real Madrid reduce dalla rimonta in Coppa contro il Dortmund per soccombere poi proprio di sabato subendo una cocente sconfitta contro gli acerrimi rivali del Barça. Un Barcellona che ora si trova con sei punti di vantaggio (fin qui tutte vittorie ed una sola sconfitta) sugli uomini di Ancelotti che nella partita del Bernabéu ci ha capito proprio poco.
Contro una difesa blaugrana molto alta gli attaccanti si sono trovati in fuori gioco uno sproposito ed era dai tempi del Milan di Sacchi e del prode Toshack alla guida del Madrid che non si vedeva nel tempio bianco una scena di questo tipo.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che è ormai dimostrato che Mbappé al centro dell’attacco non funziona, lo stratega Carletto dovrà pur trovare la quadra visto che anche la difesa fa acqua da tutte le parti. Gli uomini di Flick dopo un primo tempo tenace ed in controllo nella ripresa hanno dilagato sfruttando le praterie che si trovavano davanti ed il polacco Lewandowski con la sua doppietta ha ribadito la sua fama di giustiziere infallibile.
L’Atlético perde punti dalla vetta lasciandone tre al Betis ed ora si trova a ben dieci di distanza. Sopravanzato al terzo posto dal sempre più sorprendente Villarreal, finalmente tornato il sottomarino giallo che tutti conoscevamo. La prossima giornata si vede mutilata di un paio di incontri dovuto alla catastrofe di Valencia con la partita che vedeva proprio il Real Madrid in quel di Mestalla, mentre anche il Villarreal annulla il suo impegno casalingo contro il Rayo.
Interessante il derby catalano fra Barça ed Espanyol mentre in coda il Las Palmas, fino a due giornate fa buon ultimo, tira un sospirone dopo le sue due vittorie consecutive arrivando così a nove punti. Fa ancora eco la vicenda Pallone d’Oro assegnato a Rodri e l’assenza del Real Madrid alla gala di Parigi. Le opinioni sono contrastanti ma quella che più prevale è che l’entità bianca abbia perso una buona occasione per dimostrare il suo fair-play che molte volte sbandiera a parole ma meno nei fatti. La battaglia con l’UEFA ed il suo presidente non sembra aver fine.