Gianluca Malavisita
Difficile raccontare una partita come quella del Franchi, dove tutta la pazzia del gioco del calcio trova la sua concretizzazione. Ne succedono veramente di tutti i colori tra Fiorentina e Lazio, e protagonista assoluto del primo tempo è l’arbitro Damato, che lascia a casa l’abito giallo fosforescente e si veste di rosso già dal settimo minuto, quando Sportiello la prende con le mani fuori area fermando Immobile. Decisione senza appello e senza proteste da parte degli uomini di Pioli, quella dell’arbitro, che al quindicesimo minuto ristabilisce la parità numerica esppellendo il laziale Murgia (in campo al posto dell’acciaccato Parolo) per uno scontro con Chiesa lanciato a rete. Decisione quantomeno dubbia quest’ultima, col giovane centrocampista italiano che sembra non intervenire in maniera netta sull’attaccante. Punizione dai venti metri e gol di Veretout per l’1-0. Ma come nelle migliori sceneggiature cinematografiche i colpi di scena non finiscono mai, e al ventinovesimo mituto ecco il climax con il quale Damato si erge ad assoluto protagonista. Contrasto fra Biraghi e Luiz Felipe in area di rigore e calcio dagli undici metri. Dubbia anche questa decisione, con il brasiliano della Lazio che non protesta ma che sembra sfiorare il pallone e non le gambe avversarie. 2-0 e partita in salita per la Lazio che dopo 5 minuti si vede negato un rigore su Leiva (anche con l’aiuto del Var) e uno al limite su tocco di braccio di Biraghi dentro l’area gigliata. La Lazio però ha la schiena forte e ha imparato a reagire a situazioni come questa. Ed ecco la pennellata di Luis Alberto che batte Dragowski su calcio piazzato e ancora l’incornata di Caceres (primo gol con la Lazio) sugli sviluppi di calcio d’angolo. 2-2 e squadre a riposo. La seconda frazione inizia da dove era cominciata. Passano cinque minuti e la Fiorentina si vede annullato un gol per fuorigioco, con Simeone che devia in rete il pallone ma secondo il Var parte da posizione irregolare. Ci pensa Veretout a portare nuovamente in vantaggio i suoi, con un sinistro fulminante che gli fa portare a casa il pallone per la tripletta. La Lazio non si arrende però. E dopo un rigore, prima dato e poi tolto per fuorigioco di Immobile, trova prima il pareggio con la stoccata di Felipe Anderson e poi il vantaggio per il 4-3 di Luis Alberto su assist di Marusic. Partita finita e terzo posto invariato per la squadra di Inzaghi, che batte una Fiorentina che veniva da una striscia positiva interminabile e continuerà a lottare fino alla fine per un posto in Europa League.