C’è il Benevento ultimo della classe sulla strada della Juventus, ma Allegri non si fida e predica sempre la massima umiltà. “Domani c’è da vincere non da fare esperimenti. Nel calcio ne ho viste tante e la gara va vinta. Il Benevento non ci farà vincere facilmente, dovremo conquistare il successo sul campo. Loro sono ancora a zero e i numeri sono pericolosi. Chi andrà in campo dovrà fare bene, alcuni cambi ci saranno ma per la maggior parte giocheranno quelli di martedì.Nel calcio non si sa mai, vedete noi col Frosinone che abbiamo preso il pareggio al novantesimo. Vedete la Roma con il Lecce già retrocesso. Bisogna prendere i tre punti e andare alla sosta con i 3 punti. Domani festeggiamo i 120 anni di storia, dobbiamo tornare dopo la sosta attaccati alle prime perché ci saranno gli scontri diretti. Domani bisogna vincere e non avere distrazioni, che sono segno di immaturità. In questo momento non possiamo sbagliare”. Sul tema formazione non ci saranno stravolgimenti. “Marchisio potrebbe rientrare in gioco, Howedes ancora no. Pjanic ha un versamento sul muscolo dopo una botta presa. Farà una settimana di recupero e vedremo la settimana dopo la sosta in che condizioni sarà. Benatia sembrava una botta da niente ma ha fatto due mezzi allenamenti e non è a disposizione. Alex Sandro sta facendo prestazioni al di sotto ma può capitare. Ho parlato con lui ed è molto sereno. Dybala martedì ha fatto un buon secondo tempo dove è mancato solo nell’ultimo passaggio e nelle giocate in area dove di solito è decisivo. Ha lavorato poco da quando è tornato dalla Nazionale e deve ritrovare brillantezza e condizione”. Forse potrebbe riposare Mandzukic, mentre c’è da sciogliere il nodo Dybala, apparso molto nervoso nella ultime uscite. “Mario non so se gioca, ne ha giocate tantissime. Quanto a Paulo, è normale. Quando all’inizio segnava tanto e tutto andava bene era stato elogiato giustamente e portato alle stelle. Ora è un momento in cui deve trovare equilibrio mentale e serenità, dopo un mese è stato scaraventato a terra ma questo fa parte del calcio. Un ragazzo di 24 anni come lui non aveva mai vissuto queste esperienze. Ho parlato con lui ed era sorridente e sereno. Domani gioca e sono certo che ritroverà il gol. Bernardeschi? O gioca lui oppure Cuadrado, non ho ancora deciso. Federico ha sempre fatto bene quando è entrato. Ha nel dna di essere decisivo anche se deve crescere in altre cose”.