Napoli, al San Paolo c’è la Juve di Sarri. Gattuso: “Serve continuità”

Francesco Raiola

NAPOLI Sale la tensione e l’attesa per la sfida sempre molto sentita a Napoli contro la Juventus, che quest’anno si è alimenta ancor di più, visto il ritorno al San Paolo dopo quasi due anni dell’ex “Comandante”, ormai reietto dai napoletani, che dopo lo scudetto sfiorato nel 2018 e l’anno di esilio a Londra, ha scelto lo scorso luglio di allenare la Juventus, che lui stesso a Napoli aveva tante volte attaccato in maniera anche forte e colorita.

Azzurri che cercano continuità e soprattutto punti per muovere la classifica dopo l’accesso in semifinale di Coppa Italia, ottenuto con la vittoria sofferta contro la Lazio. È carico Gattuso in conferenza stampa a Castelvolturno: “Dobbiamo essere continui, anche se affrontiamo una squadra molto diversa dalla Lazio, in cui si inizia a vedere la mano dell’allenatore. Fa piacere per lo stadio pieno, serve entusiamo e abbiamo visto contro la Lazio quanto è importante il San Paolo”. Ancora emergenza in difesa: “Maksimovic ha recuperato ma andrà in panchina, speriamo di avere Koulibaly per la prossima partita di lunedì contro la Sampdoria. Sta recuperando anche Mertens, mentre Allan ha ancora un edema, ha avuto anche un figlio e abbiamo preferito di mandarlo a casa perché era giusto così”. È un Napoli che già guarda al futuro con gli acquisti di Demme, Lobotka, Rrhamani e Politano: “A me interessa il Napoli di oggi, dobbiamo avere giocatori motivati, disposti a lottare, come il capitano del Lipsia, che era capolista in Germania. È un giocatore che rende semplice la giocata, che dà equilibrio, tiene bene il campo e la linea mediana ed è anche forte mentalmente. So di poter contare su di lui”. Domani match difficilissimo: “Sarri in questo momento è tra i 2-3 migliori allenatori del mondo. Già qui costruì una macchina perfetta, lo stimo tanto. Dobbiamo però metterli in difficoltà, loro palleggiano tanto con giocatori di grande qualità, dobbiamo capire chi far giocare, chi oscurare, è una gara molto complessa. Ma non basta una gara di solo pressing, serve una gara di squadra e non far giocare chi trova l’imbucata”.  La classifica piange per il Napoli: “La squadra ha fatto fatica finora, ma siamo agli ottavi di Champions grazie al lavoro di Ancelotti e in semifinale di Coppa Italia, perciò non dobbiamo abbatterci, ma dare continuità, perché questa squadra dopo grandi partite si è sempre seduta.  Bisogna cambiare atteggiamento”. Nell’ultimo periodo si è visto un nuovo Insigne: “Lorenzo deve puntare l’uomo, ha la gamba per il dribbling, è tra i giocatori di maggior talento italiano e deve incidere come sta facendo”.  E a proposito di Sarri e di tradimento, Gattuso concorda con la scelta professionale: “Io sono un professionista, mi fermo e ragiono. Ho scritto pagine importanti per il Milan, l’ho anche allenato, e se mi dovesse chiamare l’Inter mai dire mai…noi siamo professionisti, Higuain e Sarri qui hanno scritto pagine importanti, poi non so cosa pensa la gente, ma non siamo tutti uguali”.
Sicuramente il San Paolo accoglierà non con affetto i “traditori”. Si aspetta il record stagionale a Fuorigrotta con quasi 50.000 spettatori.
Scelte obbligate  e confermate in difesa, con Ospina ancora tra i pali, Hysaj e Mario Rui esterni, Manolas e Di Lorenzo centrali.  A centrocampo Demme regista, con Zielinski e Fabiàn Ruiz in vantaggio su Lobotka. Tridente ancora confermato con Insigne, Milik e Callejon.
Arbitro del match sarà il sig. Mariani, al primo big match in carriera. Fischio di inizio alle ore 20.45.