Un incontro chiarificatore per un futuro con meno polemiche. Questo quanto emerso dal forum voluto dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, e dal presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, nel quale il designatore degli arbitri di Serie A, Nicola Rizzoli, ha spiegato l’uso del Var a giocatori e allenatori. A Roma presenti tutti i rappresentanti delle venti società del massimo campionato italiano con diversi allenatori al seguito: da Carlo Ancelotti a Stefano Pioli passando per Simone Inzaghi, Paulo Fonseca, Vincenzo Montella, Claudio Ranieri, Roberto D’Aversa e Leonardo Semplici. Oltre due ore di video, dialogo e spiegazione del regolamento per evitare di ricadere in situazioni spiacevoli. “Il Var non nasce per eliminare tutti gli errori, non li può risolvere tutti: se la pensassimo così non finiremmo più – ha dichiarato Rizzoli -. L’obiettivo è di essere il più chiari possibili a fronte delle situazioni giuste e sbagliate che possono capitare. Tutte le persone devono restituire credibilità ad uno sport che è indubbiamente il più seguito e il più bello in Italia, e non solo. Dobbiamo cercare tutti insieme di riuscire a capire cosa fare, ma dobbiamo farlo tutti insieme”.
Tante le tematiche analizzate: dai falli di mano, ai fuorigioco, ai calci di rigore e soprattutto anche al comportamento da tenere in campo per i giocatori cercando di evitare proteste inutili che non favoriscono il dialogo tra gli arbitri e i calciatori. Il momento più teso dell’incontro è stato quando Carlo Ancelotti ha preso il microfono rompendo gli indugi: “Senza tanti giri di parole – ha detto il tecnico partenopeo – in Napoli-Atalanta avete sbagliato o no?” “Sì, a non interrompere l’azione” ha risposto Rizzoli. “Con questo dovrei prendere e andarmene”, ma invece Ancelotti è rimasto sollevando dubbi “perché a volte l’ impressione mia è che determinate partite le decide il Var, non l’arbitro”. Un incontro schietto, sincero, nel quale Rizzoli ha ammesso che quest’anno gli arbitri stiano sbagliando più del dovuto ma in molte occasioni sono stati alzati dei polveroni mediatici per mancanza di conoscenza del regolamento. Per questo presto i direttori di gara spiegheranno le decisioni prese, probabilmente con cadenza settimanale. “Spero sia una giornata importante e risolutiva – ha commentato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina – speriamo di aver dato un contributo sotto il profilo della chiarezza su alcune norme: è un momento difficile e speriamo di dare delle risposte concrete”.
Nel corso della lunga riunione sono stati sviscerati diversi episodi singoli sentendo anche i dialoghi tra l’arbitro in campo e il Var per far comprendere meglio certe dinamiche agli addetti ai lavori come per esempio la regola sui calci di rigore: “Il penalty ‘one shot (senza possibilità di ripetizione) è una possibilità”. Un regolamento che, come ammette Rizzoli, poteva essere spiegato meglio: “La mia sensazione è che non tutti abbiano visto quello che abbiamo detto a Coverciano ad inizio stagione, faccio me culpa perché noi avremmo dovuto andare da ogni società per spiegare il regolamento”. Se i buoni auspici si trasformeranno concretamente in azioni basterà aspettare la ripresa del campionato.