Premier. Frenata City, il Liverpool torna in testa

Daniele Oliviero

A una settimana di distanza, il podio della classifica torna a mutare. Nella decima di Premier il Liverpool vince in rimonta contro il Brighton (2-1) tornando al primo posto dopo la caduta del City su campo del Bournemouth. I Reds tornano sul podio battendo le Seagulls in rimonta, che all’inizio si erano portate avanti con Kadioglu, per poi lasciare spazio a Gakpo e Salah nella ripresa. Stesso risultato ma con numeri invertiti al Vitaly Stadium, dove le Cherries mettono a tacere i Citizens con un galvanizzato Semenyo ed Evanilson, illude la rete di Gvardiol. Mastica amaro Guardiola che scende al secondo posto a -2 da Slot. Riguardo il suo amico Arteta, che mercoledì affronterà l’Inter a San Siro, la situazione è anche peggio. L’Arsenal precipita al quarto posto dopo la sconfitta per mano del Newcastle, con l’unico centro della gara di Isak (1-0), e viene superato dal Nottingham che a sorpresa si piazza terzo grazie alla vittoria sul West Ham per 3-0 (Wood, Hudson Odoi e Aina).

Iraola mette al guinzaglio Guardiola

Dopo l’Arsenal tocca anche al City. Questa volta nella trappola di Andoni Iraola Sagarna, tecnico del Bournemouth, c’è cascato Guardiola, imbavagliato dalle Cherries che hanno giocato con personalità e dimostrato maturità con un buon palleggio. Certo, i Citizens c’hanno messo del loro con tanti errori ma una buona fetta del merito va al Bournemouth, che si presenta con un baricentro che mette subito in difficoltà. Si inizia con Ederson che scalda subito i guanti respingendo il tap-in sottomisura di Tavernier, per poi neutralizzare Kluivert sulla respinta. Un cattivo presagio che diventerà realtà dopo qualche minuto, quando il portiere brasiliano dovrà arrendersi a Semenyo. La scintilla nasce da un’iniziativa di Milos, che sfida e supera Walker, e dalla linea di fondo serve l’attaccante di origini ghanesi che si gira e la mette in buca d’angolo. 1-0 Bournemouth dopo dieci minuti. I padroni di casa sono molto attenti ad annullare le poche azioni degli ospiti, come il piazzato di Bernardo fermato da Zabarny giusto in tempo, o il tentativo di Haaland che allo scadere della prima frazione viene disturbato e calcia a lato. In apertura di ripresa Semenyo torna a far paura ma il suo compagno Evanilson gli ruba l’occasione che poi spreca sparando su Ederson. Le azioni dei padroni passano tutte da Semenyo, che fa partire il raddoppio prima con la sua accelerazione, poi innesca Kerkez sulla fascia, in mezzo per Evanilson che in spaccata fa esplodere il Vitality. Neanche il tempo di lasciarsi alla disperazione che i Citizens rischiano di prendere anche il terzo, ma vengono salvati dall’errore da matita rossa di Smith che a porta totalmente libera calcia alle stelle. A dieci dallo scadere le Charries abbassano la guardia e vengono subito punite da Gvardiol: Gundogan scodella in mezzo per il croato che di testa disegna una parabola imprendibile, le Citizens tornano a crederci (2-1). E negli ultimi minuti parte l’assalto finale in cui succede di tutto. Doku prova a prendersi in solitaria l’area ma Travers allunga la manona, Kovacic allora ci prova dalla distanza e viene murato, e Haaland prende il palo a centimetri dalla riga di porta dopo una sua respinta di testa. l’ultimo squillo aspetta a Foden ma vanifica facendo la barba al palo. Non c’è più tempo, arriva il triplice fischio che sancisce la prima sconfitta in campionato del City. Le Cherries, invece, festeggiano e salgono all’ottavo posto.