Gattuso e Napoli, operazione aggancio al Milan

Francesco Raiola

Sosta per le nazionali double face con luci e ombre per il Napoli di Gattuso che riporta a Castel Volturno un Insigne ancora più consapevole della propria forza oltre che tecnica anche di leadership per come ha saputo condurre e trascinare l’Italia alla final four di Nations League. Due prestazioni maiuscole di Lorenzo Insigne con il dieci sulle spalle e la fascia di capitano nella ripresa del match contro la Bosnia a Sarajevo, a cui è mancato solo il gol al fantasista di Frattamaggiore, ma che ha convinto tutti i critici dell’ormai definitiva maturazione del giocatore del Napoli, sicuro protagonista agli Europei del prossimo anno. E in lui confida tantissimo Gattuso che in questo frangente di stagione ha dovuto rinunciare spesso per via degli infortuni muscolari capitati prima con il Genoa e poi in Europa League a San Sebastiàn. Domani sera però il capitano ci sarà, e a fianco a lui nell’attacco del Napoli, agirà Dries Mertens, tornato anche lui in gran spolvero dalla nazionale belga, autore di un bellissimo goal su punizione nella sua Lovanio contro l’Inghilterra, che ha consentito ai Diavoli Rossi di qualificarsi insieme proprio agli Azzurri, alla Francia e alla Spagna alle finali di ottobre prossimo.

Le dolenti note per Gattuso invece sono arrivate la settimana scorsa dalla Nigeria dove Viktor Osimhen ha alzato bandiera bianca nel match contro la Sierra Leone, pareggiato 4-4 dalle Aquile Verdi ( 4-2 quando in campo c’era l’attaccante azzurro, autore anche di un goal). Il centravanti del Napoli è stato costretto ad uscire per un forte dolore alla spalla: gli esami hanno escluso rotture, ma hanno confermato una forte lussazione, che salvo miracoli, costringerà il nigeriano a saltare almeno il Milan e il ritorno di giovedì contro il Rijeka. Non si ferma qui il bollettino di guerra per il Napoli che dovrà rinunciare anche ad Hysaj e Rrhamani, entrambi positivi al COVID, con il kosovaro fermato anche lui da una lussazione alla spalla, e con Ospina anche lui fermato in Colombia per un problema muscolare nel secondo match di qualificazioni mondiali.

Dovrà quindi cambiare pelle al Napoli, Rino Gattuso che aveva affidato le chiavi dell’attacco ad Osimhen, decisivo a Bologna, nel 4-2-3-1 sempre scelto fin dal secondo tempo di Parma alla prima giornata. Stante l’assenza del nigeriano si aprono due alternative al tecnico calabrese: o dare fiducia a Petagna, titolare finora solo a Rijeka e confermare modulo, o riportare Mertens al centro dell’attacco sia con il ritorno al 4-3-3, con Zielinski o Elmas nella mediana sia nel vecchio schieramento con il macedone favorito come trequartista rispetto al polacco.

Match importante in ottica classifica per il Napoli, che spera ancora in una revisione della tanto discussa sentenza legata alla vicenda Covid con il match contro la Juventus. Azzurri che in caso di vittoria aggancerebbero provvisoriamente il Milan ( nonostante il punto di penalità) e in caso di non vittoria del Sassuolo a Verona contro l’Hellas, addirittura vedrebbe il Napoli primo in classifica, in coabitazione proprio con i rossoneri. Sfida che avrebbe meritato ben altro scenario di pubblico, ma purtroppo visto l’andamento dell’epidemia è anche stata revocata la possibilità di vedere almeno mille spettatori al San Paolo.

Formazione abbastanza scontata quindi per Gattuso, che dovrebbe scegliere, salvo sorprese dell’ultim’ora, Meret fra i pali, con Di Lorenzo e Mario Rui esterni, Manolas e Koulibaly coppia centrale difensiva. In mediana confermatissimi Bakayoko, che ha superato la febbre che l’ha colpito in settimana, e Fabiàn Ruiz, anche lui sugli scudi in settimana con la clamorosa vittoria per 7-0 della Spagna contro la Germania, con due assist da calcio d’angolo del napoletano. Sulla trequarti oltre ad Insigne, ballottaggio Lozano-Politano per il ruolo di esterno destro, con il messicano leggermente favorito, mentre come detto in attacco favorito Mertens con Elmas sulla trequarti.

Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitro del match sarà il sig. Valeri di Roma.