La Juve va in Barça: Dembelè e Messi stendono i bianconeri

Daniele Orieti

Inutile cercare scuse o pensare cosa sarebbe stato con Cristiano Ronaldo in campo. Juve-Barça è stata la dimostrazione di quando i catalani al momento siano lontani anni luce dalla squadra campione d’Italia. Allo Stadium, non c’è stata partita, dominato in lungo e largo dalla squadra di Koeman. E’ finita 2-0, con tre gol annullati per offside ad Alvaro Morata, ma soprattutto con un dominio incontrastato del Barcellona che ha sfiorato a più riprese il gol e che continua a portarsi dietro il solito problema, quello di voler entrare in porta con tutto il pallone, altrimenti il passivo sarebbe stato ben più pesante. Decidono i gol di Dembelè nel primo tempo e il raddoppio di Messi, su calcio di rigore, al tramonto del match.

Nella Juve, Pirlo recupera Bonucci e si affida ad una prima linea ultra offensiva. Davanti ci sono Dybala, Morata, Kulusevski e Chiesa. Per l’ex Arthur panchina, mentre tra i blaugrana c’è l’ex Pjanic. Davanti Griezmann, con Messi a supporto insieme al baby Pedri e a Dembélé. Pronti e via e si intuisce subito che per la Juve sarà una notte difficile. Due minuti e il Barcellona fa capire alla Juve che non è in gita di piacere. Messi spreca, ci prova Pjanic da fuori ed infine Griezmann centra in pieno il palo. Troppo Barcellona che ci mette nulla a passare. Messi apre per Dembelè che calcia in porta trovando la deviazione di Chiesa: palla in rete, 1-0 Barça. La Juve si muove più sulle giocate dei singoli che non sulla costruzione di una fase offensiva di gioco, e in questo frangente è bravo MOrata che trova due volte la via del gol, in entrambi i casi annullati per posizione irregolare. Szczesny si immola su Dembelè, e all’intervallo catalani avanti di miusura.

Morata segna ancora, ma anche stavolta è offside, ma le folate dell’ex Madrid, fanno capire quanto sia vulnerabile la difesa del Barcellona che sfira due volte il raddoppio. La Juve sembra spaesata, sconclusionata. Pirlo inserisce
McKennie per Kulusevski, provando pià a contenere che ad offendere. Due squadre comunque in affanno, con la Juve che al momento dimostra di essere poca cosa, mentre al Barcellona si può rimproverare di averla tenuto in bilico per troppo tempo pur avendola dominata. Demiral prende il doppio giallo nel finale e Bernardeschi dimostra che non è il momento, franando addosso ad Ansu Fati. Rigore netto sul quale Messi va a nozze: 2-0. Una Juve modesta, che è andata troppo facilmente in Barça.

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