Robert Vignola
C’è la non contemporaneità a tenere la mente libera alla Lazio, nella giornata in cui Juventus e Inter incrociano le armi. Perché all’Olimpico arriva il Bologna, cliente difficile per tutti. E se si vuole davvero passare una serata a guardare tutti dall’alto, è dal pomeriggio che occorre cominciare.
Simone Inzaghi è l’immagine di un calcio italiano che cerca di smarcarsi dal coronavirus: “Ho pensato più alla partita che affronteremo, non è semplice, ma scomoda. Il Bologna ha 34 punti, ha avuto tante defezioni di calciatori importanti. Nell’ultimo periodo in trasferta ha fatto grandi partite, chiedete alla Roma”. E all’allenatore della Lazio, con Sinisa Mihajlovic che continua a disertare prudentemente almeno le conferenze stampa, risponde il suo collaboratore tecnico Emilio De Leo: “Dobbiamo continuare sulla nostra strada, non possiamo permetterci di avere un approccio troppo passivo alla gara contro una Lazio così. Aver recuperato giocatori è importante”.
Nodo formazioni su entrambe le sponde della barricata: Inzaghi è senza Lulic, Acerbi e Marusic, nel Bologna fuori Mbaye per squalifica e i lungodegenti Dijks, Krejcì e Svanberg. Grande cornice per l’Olimpico che sogna la vetta, con gli Irriducibili assenti in curva Nord (il gruppo si è sciolto per formare la sigla unica Ultras Lazio), la vicinanza annunciata per Mihajlovic e Inzaghino informato della dolce attesa della moglie. Ai rossoblù non resta che vestirsi dell’abito dei guastafeste, o almeno provarci. Direzione di gara affidata ad Abisso di Palermo assistito da Liberti e Bottegoni, con quarto uomo Robilotta e addetti VAR Rocchi e Del Giovane. Calcio d’inizio ore 15.