Ronaldo e Ramsey piegano la Spal: la Juve allunga

Alessandro Miele
Quando lo allenava a Madrid, Carlo Ancelotti ripeteva spesso: “Con lui in campo, si parte sempre da 1 a 0”. Impossibile dargli torto, visti i 450 gol segnati in 438 partite con la camiseta blanca. A Torino, Cristiano Ronaldo, è arrivato da campione assoluto e, nonostante le trentacinque primavere sulle spalle, non smette di stupire per continuità. Una continuità che, in questa sua seconda stagione bianconera, gli ha permesso di eguagliare il record di Batistuta e Quagliarella di partite consecutive in rete (undici). A Ferrara, in una trasferta dove l’insidia era dietro l’angolo, Sarri si è affidato nuovamente al talento del portoghese e alla sua irrefrenabile voglia di gol: 21 su 21 partite in Serie A e, soprattutto, tre punti pesanti in ottica scudetto con la sfida di Champions alle porte e la decisiva sfida in programma domenica prossima contro l’Inter di Conte.
Contro la SPAL di Di Biagio, Sarri lancia dal primo minuto Chiellini (a cui concederà circa un’ora di match) e conferma Cuadrado esterno alto nel tridente offensivo. Dopo una prima mezz’ora non eccessivamente entusiasmante, con un solo tiro di Dybala degno di nota finito sul palo, al 39’ la sblocca proprio il numero 7 da Funchal. Ramsey imbecca Cuadrado – tra i migliori in campo – sulla corsia di destra che scappa alle spalle del proprio marcatore e crossa in area dove il portoghese è esattamente dove deve essere e batte Berisha. La fine della prima frazione di gioco e l’inizio della seconda mostrano una Juventus in pieno controllo della gara e, al sessantesimo, arriva il meritato raddoppio. È Dybala ad inventarsi un filtrante per l’inserimento tra le linee di Ramsey che supera l’estremo difensore spallino con un delizioso tocco sotto. Ma poi, come spesso accade in questa stagione, il black-out bianconero permette agli avversari di riaprire il match. Entrata scomposta di Rugani su Missiroli e calcio di rigore che il VAR assegna ai padroni di casa. Petagna dagli undici metri non sbaglia e a venti minuti dal termine accorcia le distanze. I bianconeri creano altre occasioni tra cui un altro legno colpito da Ronaldo su punizione e, alla fine, portano a casa tre punti fondamentali nella rincorsa al nono scudetto consecutivo.
Tra le note positive, oltre un Cristiano Ronaldo in stato di grazia, c’è la figura di Bentancur che giganteggia in mezzo al campo, in qualsiasi posizione venga messo. Tra quelle negative, l’ennesimo gol subito e l’incapacità di mantenere il massimo livello di attenzione per tutti i novanta minuti. Serve immediatamente un’inversione di marcia in tale senso: mercoledì c’è la Champions, domenica l’Inter. La stagione della Juventus entra definitivamente nel vivo..
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