Francesco Raiola
NAPOLI Continua il trittico di trasferte per il Napoli prima della supersfida al San Paolo del 25 febbraio contro il Barcellona. Atterra in Sardegna il Napoli dopo aver espugnato San Siro in Coppa Italia per poi tornare in terra lombarda venerdi sera nell’anticipo serale contro il Brescia di Mario Balotelli. Motivazioni importanti per gli azzurri che devono gettarsi alle spalle definitivamente il brutto passo falso avvenuto domenica pomeriggio al San Paolo contro il Lecce davanti ai quasi 50.000 di Fuorigrotta. Partita condizionata dagli errori sotto porta degli attaccanti del Napoli, ma anche dal grave errore dell’arbitro Giua che non ha ravveduto gli estremi per un rigore che è apparso netto su Milik, addirittura ammonito per simulazione, con l ‘aggravante di non aver nemmeno consultato il VAR, seppur richiamato dall’addetto al monitor Abisso. Su questo tema stamane è tornato a parlare il presidente De Laurentiis sulle colonne del Corriere dello Sport. Il numero 1 del Napoli ha alzato i toni pretendendo maggiore chiarezza e rispetto delle regole, dichiarandosi anche favorevole alla challenge review del Var da parte degli allenatori: “È una misura doverosa e anche tardiva. Gli allenatori devono avere il diritto di chiedere una revisione allo schermo e chiedere spiegazioni per la decisione presa. Se gli arbitri non usano questo strumento si macchiano di un delitto sportivo grave compromettendo il risultato. Il calcio non è solo uno sport, ma una vera industria che produce risultati economici importanti per tutta la filiera. L’arbitro dovrebbe essere il simbolo dell’equità, dell’efficienza e della credibilità. Se rifiuta di usare la VAR, fa un torto prima a sé stesso e poi agli sportivi. Non escludo di chiedere i danni per quanto successo quest’anno al Napoli. Il principio “chi sbaglia paga” può tranquillamente essere applicato anche al mondo arbitrale. Del resto se un giudice sbaglia paga i danni cagionati. In questo campionato il Napoli si è visto negare moltissimi rigori e non lo dico io, ma tutti i mass media. Chi mi ripaga dei danni subiti? È ora di finirla con la giurisdizione domestica del mondo del calcio. Questa è materia di avvocati di alto livello e il diritto apre breccie inedite. Come pure cosa accadrebbe se delle squadre fermino il campionato per i danni subiti? Sarebbe traumatico ma forse efficace per fermare il pressapochismo e la superficialità”.