Napoli, si acuisce la spaccatura tra società e squadra

Francesco Raiola

NAPOLI Non si placa la bufera a Napoli, brutto tempo non solo meteorologico, con l’allerta arancione che tiene le scuole cittadine chiuse da due giorni, ma anche nell’ambiente della SSC Napoli, dopo l’ammutinamento dei giocatori che stanotte hanno rifiutato il ritiro, lasciando solo Ancelotti a Castelvolturno.

È arrivata pochi minuti fa la reazione del Presidente a quando accaduto e proseguito oggi con la scelta dei giocatori di andare cia dopo l’allenamento. Il club prenderà provvedimenti duri contro i suoi tesserati e ordina anche il silenzio stampa, affidando la responsabilità dei giorni di ritiro ad Ancelotti. Ecco il testo del comunicato:” La Società comunica che, con riferimento ai comportamenti posti in essere dai calciatori della propria prima squadra nella serata di ieri, martedì 5 novembre 2019, procederà a tutelare i propri diritti economici,  patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede. Si precisa inoltre di aver affidato la responsabilità decisionale in ordine alla effettuazione di giornate di ritiro da parte della prima squadra all’allenatore della stessa Carlo Ancelotti. Infine comunica di aver determinato il silenzio stampa fino a data da definire”.
In pratica multe salatissime per tutti i giocatori, fiducia ribadita ad Ancelotti a cui viene assegnata l’eventuale scelta di proseguire il ritiro. Ambiente sempre più spaccato. De Laurentiis non arretra di un millimetro, e conoscendo l’elaborazione dei contratti dei giocatori del Napoli, si annunciano davvero penali pesanti per i disertori. In città la stragrande maggioranza della tifoseria pare essersi schierata con la società, essendo davvero incomprensibile il comportamento dei giocatori che hanno scelto di rompere con l’allenatore e con il presidente. Voci di corridoio parlano di forti pressioni da parte dei leader dello spogliatoio che hanno determinato l’ammutinamento, con Allan leader della protesta. Diversi i punti nodali che hanno condotto tale decisione. In primis l’insofferenza verso la gestione e le scelte tecniche di Ancelotti e del auo staff. Inoltre il gruppo non ha mandato giù il comportamento di De Laurentiis nei confronti di Callejon, Mertens ed Insigne, con a margine varie questioni irrisolte legate ai rinnovi contrattuali. In ogni caso, dopo il comunicato di pochi minuti fa, aumentano i poteri di Ancelotti. Sarà sua la responsabilità di far rispettare un eventuale ritiro della squadra, che dovrà anche mantenere silenzio stampa. Nel frattempo lo stesso Ancelotti ha lasciato da poco Castelvolturno, segnale che il ritiro non verrà nuovamente imposto alla squadra. Tutto questo a pochi giorni da una sfida delicata, quella del San Paolo di sabato sera contro il Genoa di Thiago Motta, anch’essa in piena crisi.
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