Domani l’Atalanta a San Siro, poi la super sfida con il Liverpool in Premier. Guardiola è attento e pesa le parole. “È una grande settimana per noi, siamo in Italia per giocare contro l’Atalanta. Possiamo qualificarci per gli ottavi di finale, c’è una gara importantissima domenica, dove mancherà ancora tre quarti della stagione. È importantissima per lo stadio, venire a San Siro è sempre una gioia. Questo è uno stadio mitico, ha un’aria molto speciale, almeno le volte che sono venuto qui. Se lo cambiano è per beneficio di Inter e Milan, per avere più risorse e incassi. Non sono molto attento”.
Inevitabilmente un passaggio sul problema razzismo. “Succede spesso ultimamente, è colpevole, è un problema di tutta Europa, non solo dell’Italia. Bisogna lottare tutti i giorni a casa, a scuola, è un problema per il calcio. Balotelli mi auguro che non venga punito, servono gesti importanti per cambiare qualcosa. Serve lottare”.
Klopp non ha preso bene certe parole di Guardiola. Lo stesso spagnolo spiega meglio. “Sia mio figlio che mia figlia mi dicono, spesso, che fortuna che il Liverpool riesca sempre a segnare a fine partita. Non è fortuna, ha capacità, talento per lottare fino alla fine. Ho ribadito questo messaggio non solo ai miei figli, è successo 10-12-13 volte. La mia intenzione era parlare del rigore con il Leicester City, non parlavo di Sadio Mané. Forse sbagliavo io, Jurgen conosce Mané molto meglio di lui, cerco di seguire il suo esempio, di essere positivo. Chiedo scusa al collega di Sky perché ho parlato con la BBC, avevo fatto una risposta un po’ più lunga. So che avete interesse, comunque si tratta di una capacità vista sia Anfield che fuori casa. Spero di avere capito i miei commenti”.
Vincere domani per chiudere il conto. “Se non è possibile domani, sarà la prossima. Vado partita per partita, spero di vincere domani. Ma dopo hai Shakhtar e Zagabria, vedremo. Domani cercheremo di vincere, di fare la miglior performance, poi vediamo”.