Samuele Manzoni
La Lazio vola. Il Milan, ora, rischia di precipitare. Questa l’estrema sintesi di Milan-Lazio, una partita divertente, con ritmi alti soprattutto nella prima frazione e decisa, alla fine, dalla forza e dalla tecnica offensiva della Lazio al cospetto di un Milan che ha giocato bene, forse nel complesso meglio ma che ora rischia di vedere il proprio obiettivo stagionale sfumare, a inizio Novembre. Il primo tempo è stato giocato meglio da un Milan apparso molto concentrato e voglioso di vincere per riaccendere le speranze Champions ma è la Lazio a passare in vantaggio. Di chi, se non Ciro Immobile che, su un cross perfetto di Lazzari, sovrasta Duarte e batte Donnarumma. Con questo gol l’attaccante italiano entra nella storia della Lazio: il giocatore piú veloce a segnare 100 gol con la maglia biancoceleste. Il Milan però non accusa il colpo e reagisce subito trovando un fortunoso, quanto meritato, pareggio: cross di Theo Hernandez, sempre molto positivo nella file rossonere, Piatek tocca il pallone che finisce sul petto di Bastos e, in maniera rocambolesca, entra in porta. Da segnalare, a sostegno del primo tempo ben giocato dal Milan, un ottimo Castillejo (infortunato e uscito al 35′) e di contro un brutto Milinkovic Savic che ha sofferto la marcatura a uomo di Krunic.
Secondo tempo dai ritmi decisamente più bassi dove a prevalere sono gli errori nell’ultimo passaggio di entrambe le squadre e la tanta densità a centrocampo. Nel finale è la squadra di Inzaghi a sembrare più reattiva e più vogliosa di conquistare la vittoria. Ci provano Luis Alberto e Acerbi bloccati da Donnarumma che nulla può sulla conclusione di Correa su palla perfetta di un delizioso Luis Alberto che con un passaggio no-look mette davanti al portiere l’argentino. Il finale è un monologo biancoceleste che, soprattutto, la tecnica di Correa e Luis Alberto, tiene il possesso palla fino alla fine.
La Lazio vola al quarto posto a pari punti con la sorpresa Cagliari e l’Atalanta mentre il Milan lotta ma fallisce la possibilità di avvicinarsi all’ultimo posto utile per la partecipazione alla prossima Champions League che ora dista 8 lunghezze.