Massimo Ciccognani
Vince la Roma un “derby” interpretato meglio dagli uomini di Fonseca. Cuore e carattere non fanno difetto ai giallorossi. L’esatto contrario di un Napoli troppo sulle gambe e a tratti impalpabile. La risolvono i gol romanisti di Zaniolo e Veretout. Milik la riapre nel finale ma senza che il Napoli trovi la forza per riprenderla. Finisce 2-1 per la Roma che allunga al terzo posto, Napoli che esce dall’Olimpico con troppi interrogativi.
Derby del Sud e mille emozioni Tanti i motivi in questo sabato del villaggio romano. Il ritorno da ex, per la prima volta di Kostas Manolas (accolto dai fischi della Sud), centrale oggi alla corte napoletana in coppia con Koulibaly. Nel 4-4-2 disegnato da Carlo Ancelotti (in panchina il figlio Davide), Di Lorenzo e l’altro ex Mario Rui sugli esterni. In mezzo, assente Allan, Zielinski e Fabian Ruiz, con Callejon e Insegne esterni d’accacco. Prima linea affidata a Mertens e Milik. Nell’incerottata Roma, fuori anche Fazio per squalifica, Fonseca (4-2-3-1) propone Cetin al fianco di Smalling davanti a Pau Lopez, con Spinazzola e Kolarov esterni, confermando Mancini in mediana accanto a Veretout. Davanti Edin Dzeko, alle spalle Pastore trequartista, Zaniolo e Kluivert esterni, con l’olandese che parte a destra. Vigilia infuocata causa i soliti errori arbitrali: al Napoli negato un calcio di rigore su Llorente che avrebbe chiuso la partita con l’Atalanta (finita poi 2-2), alla Roma l’espulsione di Fazio che ha lasciato a Udine i giallorossi in dieci per un’ora di partita, poi stravinta per 4-0. Pubblico scarso, appena 34mila spettatori.

La sblocca Zaniolo Un primo tempo dai due volti. Ritmi blandi, ma parte meglio la Roma, attenta in fase difensiva, con Mancini che arretra al limite della propria area dando vita in fase di non possesso a una difesa a cinque. Bravo Mancini, al tempo stesso, a supportare l’azione offensiva, dando una bella mano a Veretout. In mezzo il Napoli difetta. E non poco. Fabian Ruiz non c’è, dietro le sbavature non si contano perché Mario Rui fatica a tenere Zaniolo e Koulibaly dimostra di non essere ancora al top. Mancini la mette bene in mezzo premiando l’inserimento di Pastore che davanti a Meret sparacchia alto. Ma la Roma cresce e prende campo. Percussione di Spinazzola, Rui se lo perde, così come difetta la posizione di Koulibaly. Zaniolo riceve e si accentra, sinistro velenoso che si infila all’incrocio: 1-0 Roma che continua a prendere campo e attaccare. Dzeko manda in porta Pastore che non trova la coordinazione, poi una bordata di Kolarov trova attento Meret alla deviazione in angolo.
Ecco il Napoli La Roma è messa meglio in campo, un braccio largo di Callejon induce Rocchi a rivedere l’azione al Var. E’ rigore. dal dischetto Kolarov, palla nassa sul primo palo. Meret c’è, si allunga e salva il risultato. E da allora, è un’altra partita. La Roma accusa il colpo, il Napoli prende campo e coraggio. Ma spreca troppo. Insigne pennella una punizione al bacio per la testa di Di Lorenzo, Lopez è battuto, salva Smalling sulla linea. Insiste in Napoli che adesso attacca a pieno organico. Vanno fuori di poco due conclusioni di Insigne e Milik poi Milik si libera bene ma centra la traversa. Palla in campo, la riprende Zielinski e stavolta è il palo a salvare la Roma. Giallorossi che chiudono in affanno, col fiato corto, mentre il Napoli appare decisamente in salute, rivitalizzato dal rigore fallito dalla Roma.
Veretout non sbaglia Riparte da dietro l’azione del Napoli, mentre sull’Olimpico si abbatte una pioggia insistente. Il Napoli prova ad allungarsi ma la Roma colpisce ancora. Pastore entra in area palla al piede, la mette in mezzo morbida, Mario Rui la stoppa con le mani e Rocchi non ha bisogno del Var per indicare nuovamente il dischetto. Stavolta dagli undici metri va Veretout, Meret intuisce anche stavolta ma non riesce a bloccarla: 2-0 Roma. Dentro Lozano per Callejon, poco incisivo. Roma che adesso si scioglie. Kluivert ci prova dal limite, palla che si stampa sulla traversa. Il Napoli è sulle gambe, Koulibaly non tiene il passo, Manolas non lo aiuta, Mario Rui continua a subire e la Roma si esalta. I giallorossi riprendono in mano il centrocampo. Ancelotti junior cambia ancora, dentro Llorente, fuori Mertens. Attacco azzurro impalpabile. Qualche buu viene avvertito all’Olimpico e lo speaker dello stadio ammonisce i tifosi e minaccia la sospensione. Rocchi ferma il gioco, ma è una vergogna, mentre Dzeko invita lo stadio a coprire i cori di pochi.
La riapre Milik Si scuote il Napoli. Venti ancora da giocare e partita per niente chiusa. E così la riapre Milik, sempre generoso. Lozano brucia sullo scatto Kolarov e la mette in mezzo, Cetin sbaglia l’intervento e Milik di testa infila Pau Lopez: 2-1. Cambio anche nella Roma, dentro Perotti per Kluivert. Ci prova subito Veretout che approfitta di un errato disimpegno azzurro, Meret c’è, mentre il Napoli continua a spingere. Nella Roma fuori Zaniolo, dentro Under per gli ultimi scampoli di partita quando alla fine ne mancano appena dieci, mentre il Napoli richiama Insigne per Younes. E poi tocca a Santon nella Roma chiude la girandola di cambi, prendendo il posto del rinato Pastore. Cetin prende il secondo giallo e Roma in dieci con sei i minuti di recupero ancora da giocare. L’ultimo brivido lo regala Zielinski ma il risultato non cambia. E si chiude qui. Roma terza, Napoli con tanti interrogativi.
foto Claudio Pasquazi