Napoli, poker al Lecce: che segnale per il campionato

Francesco Raiola

Il Napoli manda un segnale importante all’Inter e al campionato. Gli azzurri travolgono il Lecce per 4-1 in Salento, dando così continuità alla vittoria di Champions League, così come aveva chiesto Aurelio De Laurentiis. Il Lecce non sfigura davanti al suo pubblico, ma la differenza di qualità tra le due squadre era tanta

Grande atmosfera al Via del Mare per l’unico derby del sud di questa stagione, con la stadio tutto esaurito. Tante sorprese e tante novità di formazione per i due allenatori.  Sorprende anche Liverani, che in difesa davanti a Gabriel, preferisce a destra Rispoli rispetto a Benzar, con Lucioni e Rossettini centrali con Calderoni a sinistra.  Centrocampo a tre con Tabanelli, Tachtsidis e Majer, Mancosu trequartista dietro Falco e Farias, con Babacar e Lapadula in panchina. Cambia tanto, come previsto anche Ancelotti. Prima da titolare per Ospina e Malcuit, con Koulibaly, Maksimovic e Ghoulam che completano la retroguardia. Riposa a centrocampo anche Callejon, con i quattro titolari schierati Zielinski, Elmas, Fabiàn Ruiz e Insigne. Coppia di attacco pesante formata da Milik e Llorente.

Inizio di match subito caratterizzato dal copione che prevede il Napoli subito alla ricerca del possesso palla per stringere d’assedio il Lecce, che si difende bene senza disdegnare azioni di rimessa, dove procura il primo giallo del match a Ghoulam che ferma Falco in ripartenza. Prima occasione del match è per Insigne sul cui tiro risponde in angolo Gabriel, e sul successivo corner ancora il portiere leccese si supera su Llorente che colpisce di testa. È l’antipasto del meritato vantaggio che arriva poco dopo con Llorente che appoggia in rete un pallone deviato da Lucioni su conclusione di Milik. Il Napoli sente il sangue della preda e prova a chiudere subito il match.  L’occasione arriva dieci minuti, con il VAR che ferma Piccinini per un tocco in area di Tachtsidis che viene anche ammonito. Dal dischetto Lorenzo Insigne si fa ipnotizzare da Gabriel, ma il rigore è da ripetere perché il portiere si muove prima e viene anche ammonito. Sul replay Insigne non sbaglia e sigla il raddoppio partenopeo. Nel finale di tempo ammonito anche Elmas. All’intervallo cambia subito Liverani, inserendo Petriccione per Tachtsidis. Subito giallo per Tabanelli per proteste. Ci prova prima Lucioni di testa alto sulla traversa, ma poi è Fabiàn Ruiz che trova il terzo goal con uno splendido tiro a giro da fuori che si insacca alle spalle di Gabriel. Spagnolo che viene anche ammonito per esultanza eccessiva. Al quarto d’ora della ripresa Ospina protagonista nel bene e nel male: grande parata su Majer e poi preso dalla foga esce dalla porta per recuperare il pallone su Farias che cade. Piccinini fischia il penalty che la VAR conferma dopo un paio di minuti. Mancosu dal dischetto non fallisce e accorcia le distanze. Cambia ancora Liverani, inserendo Lapadula per Falco e poi il terzino rumeno Benzar per Rispoli. Risponde Ancelotti con Lozano al posto di Milik e poi con Callejon per Elmas. Il Napoli non si scompone al goal subito e ristabilisce subito le distanze: solito tiro a giro di Insigne, Gabriel respinge e Llorente ribadisce in rete per la sua prima doppietta con la maglia azzurra. Il Lecce è una squadra orgogliosa e reagisce ancora con Tabanelli che colpisce il palo su deviazione di Ospina decisiva. Ultimi minuti per Luperto che sostituisce Llorente.
Napoli che risponde così alle vittorie di Inter e Juventus, restando così in scia delle prime due, con il miglior attacco della Serie A. Ottimi risultati dal turnover di Ancelotti, con Llorente che dimostra di essersi ritagliato un ruolo importante in questo Napoli. L’appuntamento ora è per mercoledì al San Paolo dove arriverà il Cagliari di Maran, mentre il Lecce sarà ospite della Spal.
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