La maglia numero 1 con il suo cognome sulle spalle, il pallone con le firme di tutte le ragazze e l’affetto di una Nazionale che ha avuto nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il primo tifoso. Le azzurre, infatti, le aveva ricevute anche prima che iniziasse il Mondiale francese, un torneo che ha fatto esplodere la passione degli italiani per Gama e compagne ed è per questo che il presidente non ha dubbi e alle calciatrice dice: “Non so chi vincerà tra Stati Uniti e Olanda, ma so di certo che voi il Mondiale lo avete vinto qui in Italia”. E’ proprio così visto il seguito conquistato dalle ragazze di Milena Bertolini che trovano in Mattarella un convinto sostenitore anche di un’altra delle battaglie che le azzurre portano avanti. “Non tocca a me decidere le forme in cui si esprime il calcio, anche se non posso fare a meno di sottolineare come sia del tutto irrazionale e non accettabile una diversa condizione tra calcio maschile e calcio femminile”, dice il presidente Mattarella che prima ha ascoltato i discorsi dei numeri di Coni e Figc, Giovanni Malagò e Gabriele Gravina, della ct Milena Bertolini e della capitana azzurra, Sara Gama.
Questo il discorso integrale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:
“Benvenute al Quirinale! Ringrazio il presidente del Coni, il presidente della Federazione, la direttrice tecnica e la capitana. Ho chiesto di incontrarvi per farvi i complimenti e ringraziarvi. Farvi i complimenti perché avete disputato un Mondiale magnifico – come più volte ho potuto constatare di persona, seguendovi – non soltanto per i risultati, che sono stati importanti, ma per il gioco che avete espresso. Ringraziarvi perché vi ha seguito l’intero Paese; siete state un momento di aggregazione per il nostro Paese, che ne ha bisogno. E aver contribuito a far sentire il Paese unito, anche per un evento sportivo – del resto importante – è un bel risultato. Non mi è stato possibile seguire tutte le vostre partite, ma ne ho viste diverse: ho visto la prima, con l’Australia, quella con il Brasile e quella con la Cina. Non mi è stato possibile vedere quella con l’Olanda; forse è stato meglio, ma ho saputo che alla fine, dopo quell’incontro, vi è stato qualche momento di sconforto. Lo capisco bene perché le energie per continuare c’erano”.
“Però, davvero, vorrei dirvi che non sappiamo chi vincerà questo Mondiale – tra le americane e le olandesi – ma voi il Mondiale lo avete vinto qui, in Italia, avete conquistato la pubblica opinione, avete acceso i riflettori in maniera non più revocabile sul calcio femminile – ha sottolineato nel suo discorso il presidente Mattarella -. Non tocca a me decidere le forme in cui si esprime il calcio, anche se non posso fare a meno di sottolineare come sia del tutto irrazionale e non accettabile una diversa condizione tra calcio maschile e calcio femminile, che ha dimostrato, tra l’altro, fornendo un contributo prezioso di ossigeno al gioco del calcio del nostro Paese, di avere un livello tecnico di grande qualità, e vorrei aggiungere – senza polemiche con nessuno – anche con molto minore ricorso agli infingimenti che vi sono spesso negli incontri di calcio, alle simulazioni o a tutto quello che può essere utile ma è meno sportivo. Complimenti per tutto questo. Lo sport è importante. È importante per la sfera sociale, è importante per i singoli. Voi avete spinto, certamente, moltissime ragazze e bambine a frequentare il mondo del calcio. Questo amplierà la platea del reclutamento per il futuro”.
“E se, con una platea così ristretta, abbiamo una Nazionale di questo alto livello, possiamo sperare ulteriormente per il futuro – ha proseguito Mattarella -. Vi sono molto grato per quanto avete fatto e vi faccio molti complimenti. Grazie per questi ricordi: le vostre firme rendono prezioso il pallone e la maglia. Quello della maglia veramente per me è immeritato, però avere le vostre firme è una cosa per me preziosa. Complimenti ragazze, e auguri per il futuro!”.