Euro2020. Crollo Francia, okay Germania e Belgio

Crolla la Francia campione del mondo battuta in Turchia. Bene la Germania che si impone in Bielorussia. Facile il Belgio che ne rifila tre al Kazakistan.

GRUPPO C
Il cammino della Germania verso Euro 2020 continua a essere immacolato: i tedeschi ottengono infatti la seconda vittoria in altrettante partite nel proprio girone, in cui sono secondi solo grazie alla vena dimostrata da un’Irlanda del Nord che ne ha vinte tre su tre. Ma la prestazione degli uomini del ct Sorg, in controllo totale per l’intera partita disputata in Bielorussia e poi vinta per 2-0, può certamente indurre all’ottimismo. Germania che parte subito forte sull’acceleratore e al 9′ crea una buona occasione costruita da Klostermann. Al 13′ si sblocca il risultato: Kimmich trova un corridoio irreale per Sané, l’attaccante del Manchester City entra in area, sterza sul sinistro e batte il portiere Gutor. La Bielorussia però reagisce e nel giro di due minuti sfiora due volte il pareggio con Dragun e poi Naumov (su cui si supera Neuer). Prima dell’intervallo Gundogan e Kimmich vanno però vicino al gol del 2-0: nel primo caso è bravissimo Gutor, nel secondo è la mira del laterale del Bayern ad essere imprecisa. Nella ripresa ci provano ancora Sané e Klostermann, ma a firmare il raddoppio è Marco Reus che al 62′ sfrutta un altro taglio chirurgico (stavolta di Ginter) e penetra in area per poi andare in gol con un sinistro imparabile. Match quindi in discesa per la Germania, che non rinuncia ad attaccare anche nell’ultima mezz’ora. Ispiratissimo in particolare Sané, che spreca un ottimo pallone al 67′ alzando troppo la mira e poi colpisce anche un palo all’83’. Le notizie per la nazionale tedesca, però, sono solo buone.

GRUPPO H
La Turchia batte la Francia a Konya e scappa nel girone, portandosi a +3 sui campioni del mondo. E questi ultimi, dominati dai padroni di casa che si impongono con un rotondo e meritato 2-0, hanno ben poco da recriminare e anzi devono ora interrogarsi sullo stato fisico e psicologico della loro rosa. La serataccia dei campioni del mondo è evidente sin dai primi minuti, in cui gli anatolici mantengono il controllo delle operazioni senza concedere alcuno spazio agli avversari. Anzi, dopo 11 minuti è proprio la Turchia a costruire il primo pericolo grazie a Burak Yilmaz. La pressione dei padroni di casa alla fine paga ed è Kaan Ayhan a sbloccare il punteggio al 30′, ma la disattenzione della Francia è evidente: il gol arriva infatti sugli sviluppi di una punizione, con Demiral (laterale del Sassuolo pronto a trasferirsi alla Juventus) che di testa la rimette al centro per l’incornata del compagno. Retroguardia transalpina completamente immobile. Al 40′, quindi, un altro pasticcio difensivo della Francia nella propria trequarti permette alla Turchia di presentarsi in area, con Tokoz che serve a Cengiz Under un pallone che il romanista trasforma nel 2-0. Prima della ripresa lo stesso Demiral potrebbe addirittura triplicare, e in generale anche nella ripresa è incredibilmente la Turchia a cercare un ulteriore gol, molto più della Francia. Griezmann predica nel deserto e al 70′ Lloris deve superarsi per dire di no a Tekdemir, pericolosissimo con un missile dalla distanza. Ci provano poi ancora Under su punizione e Burak Yilmaz, che è impreciso sottoporta. E la Francia, tramortita anche oltre il 2-0, si riscopre improvvisamente fragile.

GRUPPO I
Il Belgio batte senza alcuna fatica il Kazakistan, piegato per 3-0 nel nome dei talenti della serie A, Mertens del Napoli e Castagne dell’Atalanta. E il successo di Bruxelles proietta gli uomini di Martinez, ancora a punteggio pieno, in testa al girone con Russia e Scozia a -3. Partita subito vibrante, con il Belgio che attacca e il Kazakistan che fatica a limitare gli avversari. Dopo dieci minuti quasi di monologo, quindi, ecco il gol: lo segna all’11’ Dries Mertens, sfruttando un assist al bacio del neo-madridista Hazard. Ma non è finita, perché già al 14′ arriva il raddoppio, anche in questo caso firmato da un giocatore ben noto al pubblico italiano: si tratta di Timothy Castagne, abile a incornare in rete un pallone scucchiaiato da sinistra dallo stesso Mertens. La sinfonia belga non si arresta: prima dell’intervallo sono De Bruyne e Lukaku ad andare vicini al gol, ma il primo pecca di precisione e il secondo esalta i riflessi di Nepogodov. Quindi lo stesso De Bruyne ci prova di nuovo, ma si limita a scheggiare la traversa. Il 3-0 arriva in apertura di ripresa, e ancora una volta gran parte dei meriti sono di Mertens: l’attaccante del Napoli è imprendibile sulla destra e prova il tiro a giro, il pallone si infrange sul palo e poi termina sui piedi di Lukaku, che quasi non deve muoversi per ribadirlo in rete. E di fatto la partita si chiude qui, con il Belgio che si conferma tra le big continentali. Più faticosa la vittoria della Scozia, che riesce a battere Cipro per 2-1 ma non senza grattacapi: la partita si sblocca infatti dopo un’ora di gioco e si accende nel finale, con pareggio e gol vittoria arrivati in extremis. I padroni di casa passano infatti grazie a Robertson al 61′ dopo un primo tempo decisamente deludente. Con la vittoria sempre più vicina, arriva il gol beffa: lo segna Kousoulos all’87’ su servizio di Georgiou. La Scozia trema, ma ci pensa Burke a salvarla, andando in rete all’89’ e scatenando la festa di Hampden Park.

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