Domani Inter-Chievo, Spalletti: “Futuro? Pensiamo al presente”

Dopo la vittoria dell’Atalanta, l’Inter è costretta a conquistare l’intera posta in palio con il Chievo. Gli orobici, grazie agli acuti di Barrow e Castagne che hanno stesso il Genoa, hanno scavalcato i nerazzurri in classifica, prendendosi il terzo posto. Da non sottovalutare neanche i cugini rossoneri e la Roma: i primi sono indietro di una sola lunghezza, mentre i capitolini questa sera se la vedranno con la Juventus. La Beneamata, come anticipato, affronterà nel “Monday night” i clivensi. Se è vero che i gialloblù sono già retrocessi dopo ben undici stagioni di A, è vero anche che le sfide tra nerazzurri e veronesi hanno spesso regalato colpi di scena inaspettati. In questo momento però non servono alibi e discorsi superflui, Skriniar e compagni devono far valere una chiara e netta superiorità qualitativa e mettere in cascina il prima possibile la qualificazione in Champions League. Alla vigilia in conferenza, Luciano Spalletti è andato subito al punto: “E’ difficile far aumentare la pressione di chi vive un ambiente come l’Inter, perché qui la pressione è sempre al massimo. Non c’è mai un risultato che ti fa stare tranquillo, c’è sempre un obiettivo da raggiungere. E’ normale che i nostri avversari hanno vinto le loro partite, come è normale che noi dobbiamo vincere quelle che ci rimangono da giocare. Se sei impostato male per affrontare una partita, non va bene. Ci vogliono tutte le qualità che abbiamo nel repertorio”.

Futuro “Quali voci ci sono sulla panchina? Ormai si scrive da mesi che non sarò più in panchina la prossima stagione, sicuramente avranno i loro motivi, funziona così sul calcio. Questo non ci sposta di un millimetro su quali sono i nostri obiettivi, se volete vi faccio aprire i cancelli per farvi vedere la maniera con la quale si allenano. Nella nostra testa c’è solo la qualificazione in Champions, non Spalletti. Una mancata conferma in caso di terzo posto? Non ci interessa. Ora ci interessa l’Inter di adesso. Domani sera ci saranno quasi 60000 mila persone, non per scaldare i seggiolini, ma per darci supporto.”.

Rischio Chievo “Il pericolo principale è non riuscire a mettere tutte le qualità che abbiamo. Questo va scongiurato con l’allenamento settimanale. Servono gli ingredienti giusti per consentirci di essere superiori. Dal punto di vista tattico siamo pronti ad affrontare chiunque, come abbiamo dimostrato durante la stagione”.

Girone di ritorno “Un calo? Tutte le squadre hanno creato problemi a quelle più titolate. Ci sono molte squadre che si sono inserite nel groppone di alta classifica ed hanno tolti punti a quelle che l’anno scorso hanno fatto meglio. Per questo motivo c’è più equilibrio, diventa fondamentale la quarta posizione. Con quale punteggio non lo so, ma conta stare almeno dentro il quarto posto”.

Capitolo Gagliardini “Perché ha giocato meno? Bisogna considerare anche la qualità dei suoi compagni di reparto. Anche senza Brozovic ho grande possibilità di scelta”.

 

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