Tanta Inter allo Stirpe e un 3-1 a Frosinone che sa di Champions League e tre punti che bastano ad arrivare tranquilli alla gara contro la Roma di sabato prossimo. Primo tempo tutto di marca nerazzurra: il 2-0 frutto del gol di Nainggolan e il rigore di Perisic sta persino stretto agli ospiti, in totale controllo. Il gol di Cassata, al ventesimo della ripresa, illude il Frosinone: l’Inter è tornata in campo fin troppo rilassata, ma i ciociari non riescono a non approfittarne. La chiude Vecino, su assist di un Icardi che non riesce ancora a tornare al gol su azione (gli manca dal 2 dicembre) ma intanto fa segnare i suoi compagni. Si leccano le ferite i leoni ciociari: dopo due sconfitte consecutive, non è ancora retrocessione aritmetica, ma poco ci manca. L’ex di turno Andrea Pinamonti guida l’attacco dei canarini, affiancato da Daniel Ciofani e non Trotta come accaduto a Firenze. In difesa c’è Lorenzo Ariaudo al posto dell’infortunato Salamon. A centrocampo Marco Baroni preferisce Cassata a Maiello per completare il reparto con Valzania e Chibsah. Radja Nainggolan torna in campo dall’inizio nelle scelte di Luciano Spalletti, costretto a fare a meno di Brozovic: è così Borja Valero a vincere il ballottaggio con Gagliardini per comporre la mediana a due. Si rivede dal primo minuto anche De Vrij in difesa. L’Inter parte a cento all’ora. Pochi secondi ed è subito occasione per Icardi: Sportiello sparacchia malamente sulla pressione di Nainggolan, l’ex capitano avrebbe l’occasione di colpire di prima intenzione a porta vuota, ma il tocco è debole. Non era facilissimo, comunque. La gran pressione degli ospiti in avvio di gara dà i suoi frutti dopo 19 minuti: azione corale molto bella dei ragazzi di Spalletti, D’Ambrosio arriva al cross da destra. Nainggolan stacca in perfetto terzo tempo, completamente dimenticato dal centrocampo frusinate, e di testa batte Sportiello. È 1-0 Inter, il Ninja ritrova il gol che gli mancava in campionato dal 17 febbraio. I ciociari si fanno vivi dalle parti di Handanovic con Paganini, che di testa devia un cross di Beghetto, ma manda la palla di poco alta rispetto alla porta meneghina. Poi è ancora Inter: appena dopo la mezz’ora, Chibsah strattona in modo evidente Skriniar su calcio d’angolo, lo slovacco cade a terra e Massa non ha dubbi. Calcio di rigore per gli ospiti, dal dischetto si presenta Perisic: palla da un lato, Sportiello dall’altro, 2-0 Inter. Sesto gol in questa Serie A e quarto rigore realizzato in carriera per l’esterno croato, presentatosi dagli undici metri anche il 24 febbraio contro la Fiorentina. Il secondo tempo si apre nel segno del possesso palla. Sterile, quello dell’Inter, che per un quarto d’ora pensa soprattutto a far scorrere il tempo, cercando svogliatamente il gol tra un errore a centrocampo e un’imprecisione sotto porta. Ne approfitta il Frosinone, che trova il 2-1 non appena alza il ritmo: bella azione di Paganini a destra, la palla arriva a Ciofani che scarica fuori area per Cassata. Destro di prima intenzione, Handanovic non irreprensibile e sfera che rotola alle spalle dell’estremo difensore sloveno. È il gol che rimette in discussione il risultato, ma dalla partita ne esce l’autore: il centrocampista ex Juve e Sassuolo accusa un problema al ginocchio e lascia il campo in favore di Ciano. Incassata la rete, Spalletti perde anche Borja Valero: risentimento ai flessori della coscia sinistra. Nella testa c’è ovviamente la Roma, contro cui i nerazzurri giocheranno sabato per difendere il terzo posto. Sul campo, il Frosinone ritrova fiducia ma, al netto di una bellissima punizione di Ciano, non porta pericoli clamorosi verso la porta di Handanovic. Parlare di reazione interista sarebbe eccessivo, ma è vero che la squadra di Spalletti recupera un po’ di spirito combattivo. E sfiora il gol che sa di match winner: lo spreca due volte Icardi, che prima viene chiuso da Sportiello e poi sbaglia di testa a porta vuota. L’ex capitano resta così a secco: su azione non segna dalla gara contro la Roma di inizio dicembre. Icardi non segna, ma fa assist. È dell’argentino infatti il tocco che apre a Matias Vecino la rete del definitivo 3-1. Bella ripartenza nerazzurra, orchestrata proprio dall’uruguaiano che poi batte Sportiello. Un gol che chiude la partita e blinda ulteriormente il terzo posto nerazzurro.