Domani Cagliari-Juve. Allegri: “Trasferta complicata, dobbiamo vincerle tutte”

Dopo la vittoria di misura con l’Empoli, la Juve domani affronterà il Cagliari nell’anticipo del turno infrasettimanale di campionato. Visto lo Scudetto sempre più vicino matematicamente parlando, Allegri sta facendo ruotare la squadra a seconda delle esigenze. Alla vigilia il tecnico ha trattato molte polemiche parlando chiaramente delle condizioni di Cristiano Ronaldo e facendo un punto sulla condizione fisica dei singoli. Per quanto riguarda il modulo si va verso il 3-5-2 con Kean e Bernardeschi in attacco. “Ronaldo speriamo di averlo per l’Ajax ma è difficile. Lavora ogni giorno. Douglas Costa è invece in una buona condizione. Khedira potrebbe farcela per il Milan. In una decina di giorni dovremmo rivedere Cuadrado mentre Dybala va valutato. Mandzukic ha la febbre e a Cagliari non ci sarà neanche Perin per un problema alla spalla e Spinazzola per un problema al ginocchio. Tornerà tra 10-15 giorni. Abbiamo 13 giocatori di movimento della nostra rosa, tre portieri e tre ragazzi giovani. Quella di Cagliari sarà una partita difficile ed hanno un buon rendimento, vorranno fare un’impresa storica. Il Napoli può potenzialmente vincere tutte le partite, noi dobbiamo fare 12 punti almeno e abbiamo la Champions. Fisicamente e mentalmente stiamo bene. La squadra sta bene. Dopo la pausa nazionali eravamo un po’ stanchi e contro l’Empoli si è visto. Non abbiamo tempo di allenarci, abbiamo una partita ogni tre giorni”.

Kean “Giocherà e sarà un test probante per lui con una squadra tosta. E’ utile per il suo percorso e se giocherà male non fa niente, è giovane ed ha qualità importanti ma avrà alti e bassi perché è normale. Deve raggiungere l’equilibrio di un giocatore di una grande squadra. Quando sentirà come normali le grandi partite allora giocherà 50 sfide a stagione, ora va gestito. La realtà è semplice. Deve venire tutti i giorni al campo, lavorare e migliorare. Se uno si accontenta fa bene per un anno e poi si perde. Mi auguro che Kean sia intelligente per capirlo, ma dipende solo da lui. Gli altri giovani? E’ il loro primo passo e devono dare sempre il massimo. La Juve ha una grande qualità ossia quella di riuscire a tirare fuori da ogni giocatore più di quello che ha dentro. Io mi diverto a seguire i giovani, mi piace vederli migliorare ed è un mio obiettivo insieme allo staff. Quando smetterò di divertirmi allora dovrò smettere”.