Maurizio Spreghini
Vittoria sofferta ma importantissima del Brescia, in rimonta batte il Foggia e mantiene la vetta della classifica. Brescia che vola a più tre sul Palermo, fermato sul pari dal Cosenza, mentre tiene il passo della capolista solo il Lecce che nel posticipo si sbarazza del Pescara. Perdono terreno in alta classifica il Benevento, il Cittadella e il Verona, per loro ha prevalso il segno ics in questa tornata. Si rifà sotto il Perugia che tra le mura amiche si sbarazza del Livorno. In coda perde il Carpi ad opera del Crotone, e se la situazione per gli emiliani è sempre più drammatica in casa crotonese, invece, è fondamentale per uscire momentaneamente dalla zona rossa.
Alta classifica– Il Brescia dopo la sosta forzata del calendario torna al Rigamonti, per Corini sono ancora tre punti pesanti in chiave serie maggiore. In affanno sul piano del risultato per larga parte di gara, Galano gela i bresciani portando avanti il Foggia in avvio di gara. Servono i gol di Martella e del solito Donnarumma per i tre punti. Il Lecce sembra non fermarsi più, batte anche il Pescara e rimane attaccato alla capolista Brescia. Partenza forte dei salentini che dopo tredici minuti sono già avanti con La Mantia, allo scadere del primo tempo ci pensa Mancosu a chiudere la pratica. Vittoria che gli permette di scavalcare il Palermo e rimanere in scia della A diretta, solo due i punti dalla capolista. Si ferma invece il Palermo a Cosenza, solo un uno a uno per i rosanero. Match iniziato nel migliore dei modi per la squadra di Stellone, Maniero colpisce la traversa per il Cosenza mentre Nestoroksky, che raccoglie il cross di Puscas, porta in vantaggio i suoi. Bastano solo quindici minuti al Cosenza per ritrovare il pari, la segnatura porta la firma di Sciaudone. Nella ripresa la gara si infiamma ma sul fornte marcature non cambia nulla. Il Palermo scivola a tre punti dal Brescia, il Cosenza mette un altro tassello alla sua salvezza. Importantissima vittoria del Perugia che consolida la sua posizione nei playoff, ora è settima, ma che fa ripiombare il Livorno nella zona retrocessione. Un tre a uno per gli uomini di Nesta che porta le firme di Verre, doppietta per lui, e di carraro. Il Livorno reagisce troppo tardi e la rete di Gori vale solo per gli annali. Perdono terreno dal podio Hellas Verona e Benevento, per loro è solo pari con Cremonese e Ascoli. Gli Scaligeri impattano uno a uno a Cremona, Mogos apre per i grigio rossi e Di Carmine, su rigore, pareggia cinque minuti dopo. Per il Verona sono sei i punti da recuperare alle rondinelle. Il Benevento non trova lo stesso Ascoli che a Lecce nel recupero ne aveva incassati sette, finisce due a due al Del Duca. Sono nove i punti di distanza dei campani dalla vetta.. L’Ascoli si porta avanti con Ardemagni e Ciciretti, serve il gol di Coda e il rigore allo scadere di Viola per arrivare al pari. Scivola all’ultimo posto utile per i playoff il Cittadella, al Tombolato nel derby con il Padova è solo uno a uno. L’occasione più ghiotta nel primo tempo è sui piedi di Iori, dal dischetto sbaglia però clamorosamente il rigore. Il Padova nella ripresa con Capello passa in vantaggio, rimane poi in dieci e viene incredibilmente raggiunta da Moncini. Non è il Cittadella di sempre e il Padova in inferiorità numerica ha con Bonazzoli l’opportunità di passare allo scadere.
Zona retrocessione– Colpo gobbo del Crotone a Carpi, un due a uno che porta gli uomini di Stroppa momentaneamente fuori dalla zona retrocessione. Mattatore della giornata è Simy che con un gol per tempo porta i tre punti in casa crotonese. Il gol di Poli dopo il raddoppio di Simy riapre le ostilità, ma il Carpi rimane in dieci per il rosso a Concas e li finisce ogni velleità di pareggiarla. Il Venezia di Serse Cosmi rimane aggrappato ad una chance per la salvezza senza passare dai playout, è uno a uno nel deserto di Salerno. Solo mille e novecento i spettatori, evidente la protesta dei supporter salernitani. Bocalon per i lagunari sblocca il risultato dopo appena dieci minuti, nella ripresa è Djuric a riportare i campani al pari.