Controsorpasso Inter: i nerazzurri piegano il Milan e si riprendono il terzo posto

Un derby spettacolare e ricco di emozioni come si non si vedeva da tempo. Una battaglia quella tra Milan ed Inter al cardiopalma in bilico fino all’ultimo respiro. La spunta 3 a 2 una super e grintosa Inter grazie ad una prestazione aggressiva, gagliarda e soprattutto di carattere. Il Milan non riesce a contrastare il vigore nerazzurro ma dimostra grande cuore dando del filo da torcere fino agli ultimi sgoccioli e per un filo non la riacciuffa in extremis. La sblocca dopo pochi minuti Vecino al culmine di un’azione fulminea condotta da Perisic e Lautaro. Nella ripresa raddoppia de Vrij ma Bakayoko accorcia le distanze grazie ad un stacco imperioso. Il ruggito del Toro Martinez da rigore sembra dare il colpo letale al Milan che però non molla e rimette tutto in discussione con Musacchio. Lotte e duelli a non finire nel finale nonostante il dispendio energetico delle milanesi. In pieno recupero due miracoli veri e propri di Handanovic prima e di D’Ambrosio poi. L’Inter si aggiudica il derby della Madonnina e si riprende il terzo posto. Il Milan scivola nuovamente al quarto. Caparbia prova del Toro Lautaro Martinez. Clamorosa lite tra Kessie e Biglia. L’ivoriano, non contento della sua uscita dal campo al 69′ per Andrea Conti, ha perso le staffe per via di un rimprovero di Biglia.

Subito Vecino Gattuso sceglie ovviamente il 4-3-3 con Bakayoko in cabina di regia. Tridente formato da Suso, Piatek e Chalanoglu con Paqueta a supporto. A Kessie il compito di fornire equilibrio. Davanti a Donnarumma si dispongono Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez. Spalletti risponde con un modulo a specchio optando sul trio Politano-Lautaro-Perisic. Sulla mediana Brozovic davanti alla difesa, Gagliardini e Vecino mezzali. In difesa a protezione di Handanovic, c’è la coppia de Vrij-Skriniar con D’Ambrosio e Asamoah terzini. Primi minuti di fuoco. L’Inter parte forte: atteggiamento aggressivo, energia e sostanza. Perisic lavora bene la sfera che serve egregiamente El Toro Martinez sul secondo palo, risultato? Sponda del dieci per Vecino che non fallisce e rompe gli equilibri. Guizzi fulminei e gol dell’uno a zero. La risposta del Milan non si fa attendere. Paqueta sfodera un’esecuzione potente dalla distanza, Handanovic è reattivo.

Inter sfavillante I nerazzurri tirano fuori una voglia e una determinazione che non si vedeva da tempo. La manovra funziona, le trame vengono costruite agilmente ed il Milan soffre sulla fascia sinistra. Non a caso D’Ambrosio mette in mezzo un pallone velenosissimo, sul rimpallo la schiaccia di testa ancora Vecino ma Donnarumma salva. I rossoneri si fanno rivedere con il solito Paqueta il più attivo, lesto nel prendere il tempo a D’Ambrosio. Il brasiliano trova l’impatto con la testa ma non la via del gol. Se da una parte gli interisti mostrano brillantezza nello slancio offensivo, dall’altra l’impostazione rossonera è troppo lenta. Da aggiungere una corretta lettura della retroguardia nerazzurra in fase di non possesso che complica inevitabilmente i piani d’attacco dei cugini. L’aspetto che risalta maggiormente, è la convinzione con cui l’Inter effettua il pressing e lotta per la conquista dei secondi palloni. La chiave proposta da Luciano Spalletti imbriglia terribilmente le idee dei “padroni di casa”, la coppia dei centrali difensivi si “mangia” Piatek. L’undici di Spalletti sfiora il due a zero. Al culmine di un’azione avvolgente, Perisic serve dentro l’area ancora uno scatenato ed infermabile Vecino. Questa volta l’uruguagio al volo calibra male sparando fuori.

Emozioni infinite Nella ripresa Gattuso inserisce Castillejo per Paqueta per smuovere le acque. La musica non cambia. Gli interisti sono micidiali nella velocità sulle ripartenze e continuano a trasmettere grande brio. Gagliardini effettua un gran tiro, Donnarumma devia in calcio d’angolo. Arriva poi il turno di Lautaro. Direttamente da calcio d’angolo, de Vrij timbra il 2 a 0 staccando deliziosamente e sfruttando l’assist di Politano. Nel momento più delicato del match, il Milan si rialza. Punizione di Chalanoglu che disegna la traiettoria giusta per il colpo di testa di Bakayoko. Il centrocampista francese salta su Gagliardini e trafigge Handanovic firmando il suo primo gol in maglia rossonera. Gattuso sceglie un Milan a trazione offensiva: fuori Rodriguez, dentro Cutrone. Dopo la rete l’entusiasmo milanista aumenta notevolmente. Detto del miglioramento qualitativo del Milan, l’Inter è ha nelle corde una “garra” speciale. Politano rientra alla sua maniera, Castillejo lo stende. Guida assegna calcio di rigore. Dal dischetto El Toro Martinez ruggisce e con una bomba batte Donnarumma. Il Milan è stordito ma non si arrende. Ancora da palla inattiva, Musacchio è lesto sulla respinta di Handanovic e accorcia ancora le distanze. Le squadre sono stanche ma continuano quasi disperatamente a darsi battaglia. Un colpo da una parte e dall’altra. I rossoneri si sbilanciano e provano vari inserimenti, l’Inter si difende bene. Entra Candreva, esce un esausto Politano. L’undici di Gattuso spinge forse troppo. Conti viene espulso per intervento duro su Lautaro. Guida decide di andare al fielding review e revoca la decisione estraendo il cartellino giallo. Espulso Spalletti per eccessive proteste. Miracolo di Handanovic su Castillejo che salva l’Inter. Dentro Ranocchia per Vecino e difesa a 3: compattezza massima. Gli animi si surriscaldano, le emozioni sono infinite. Alla fine la spunta una grande Inter 3 a 2 su un Milan mai domo. Un vero e proprio spettacolo.

error: Il contenuto è protetto !!
P