Juve senza freni: poker all’Udinese

 

Ancora una vittoria per la Juventus di Massimiliano Allegri. I campioni d’Italia in carica stasera si sono imposti a Torino contro l’Udinese per 4-1 nella 27esima giornata di campionato e, in attesa di sapere cosa farà il Napoli domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo, hanno portato a 19 il vantaggio sui partenopei secondi in classifica. Con la testa ovviamente già al prossimo e più delicato impegno, il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid, Allegri ha scelto il turn-over pesante un po’ per esigenze di impegni e un po’ anche per necessità viste le svariate assenze per squalifica e infortunio. Degli undici scesi in campo all’inizio solamente Matuidi, Alex Sandro, uno tra Bentancur ed Emre Can, e forse Bernardeschi potrebbero partire titolari fin dal primo minuto anche martedì contro i Colchoneros. L’Udinese arrivata a Torino stasera è sembrata la brutta copia di quella che nelle due precedenti giornate aveva fatto bottino pieno, intimorita e priva di idee. Nicola non è riuscito a organizzare una controffensiva degna di tale definizione nonostante, come detto, la Juventus optasse per una formazione largamente rimaneggiata. In una serata di transizione sia per la Juve, che attende di conoscere il suo destino in Europa, sia per l’Udinese, che ha rimandato a futuri impegni la sua rincorsa verso la salvezza, la copertina se l’è presa tutta Moise Kean: il bomber di scorta della Juve, colui che prima di stasera aveva raggranellato appena 4 presenze e una rete tra campionato e Coppa Italia, ha mostrato di essere forse definitivamente pronto per il grande salto tra i “grandi”. Suoi i due gol che hanno dato il “la” alla vittoria della Juve: all’11 il classe 2000 nativo di Vercelli è stato lesto a infilarsi tra le maglie di Ekong e Nuytinck finalizzando un assist rasoterra dalla sinistra di Alex Sandro mentre al 39′ ha sfruttato il tocco involontario di Fofana, si è involato verso la porta e di puntone ha infilato per la seconda volta un Musso non esime da colpe, complice anche una deviazione di Wilmot. Kean ha messo lo zampino anche sul terzo gol della Juventus subendo il fallo da rigore di Opoku, e dagli undici metri è stato Emre Can al 22′ della ripresa a mettere in rete. Poker servito quattro minuti più tardi quando da un cross pennellato dalla destra da Bentancur è stato Matuidi ad avventarsi tutto solo e a battere Musso con un preciso colpo di testa. A rovinare una prestazione quasi perfetta della Juventus ci ha pensato a sei minuti dal termine Lasagna che sfruttando un lancio di De Paul ha infilato in diagonale da sinistra Szczesny sul secondo palo fissando il risultato sul definitivo 4-1.

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