Daniele Orieti
MADRID Una sola squadra al comando nella Liga spagnola, ed è il Barcellona che stasera si è imposta (2-1) sul campo del Getafe e allunga in classifica sulle immediate inseguitrici. I blaugrana scappano: +5 sull’Atletico Madrid, + 7 sul Siviglia che, come riportato in altro servizio, si sono spartite la posta nel pomeriggio. Al quarto posto, quello utile per la Champions, c’è l’Alaves che nell’anticipo di ieri ha avuto ragione per 2-1 del Valencia. Male anzi, malissimo il Real Madrid, battuto in casa dalla Real Sociedad e ora a dieci punti dalla vetta e fuori dalla zona Champions.
REAL Solo pochi giorni fa si laureava campione del mondo per club per la terza stagione di fila. Ma il Real Madrid, non c’è più, è sparito. Continua la crisi di risultati in Liga dove i blancos non sanno più vincere. L’anno nuovo comincia malissimo ed altro che rincorsa al primato. Stasera al Bernabeu il crollato paurosamente al cospetto della modesta ma giudiziosa Real Sociedad che si è imposta per 2-0. Per i baschi decidono il rigore di Willian José in apertura di gara e la rete di Pardo nei minuti finali quando la squadra di Solari è rimasta pure in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione (giusta) di Lucas Vazquez. Al Real mancano due rigori sacrosanti che neppure in Var è riuscito a vedere, ma non servono a lenire le ferite di una serata che ha messo a nudo i limiti di una squadra lontanissima parente da quella che solo qualche mese fa dettava legge in tutti gli stadi d’Europa. Dal marasma si è salvato il solo Vinicius, sul quale il direttore di gara ha ignorato un evidentissimo calcio di rigore (foto). Un anno iniziato malissimo, con il pari in casa del Villareal e poi questa sconfitta interna (in pieno recupero la Sociedad ha fallito goffamente il 3-0, ndc) che acuiscono i malesseri di una squadra totalmente da rifondare che a fine serata si ritrova a meno dieci dal Barcellona e al momento fuori dalla zona champions occupata da Atletico Madrid, Siviglia e Alaves. Madrid solo quinto, nessuno lo avrebbe mai potuto ipotizzare, neppure con la partenza di Cristiano Ronaldo. La verità è che il Real ha chiuso un ciclo, legato a uomini che hanno fatto la storia e che adesso si vede costretta a rincorrere una qualificazione champions per salvare la stagione. Un Real da rinfondare, con Solari, che, mondiale a parte, sta ripercorrendo le tappe del disastroso avvio di Lopetegui. Serve ben altro al Madrid per invertire la rotta, ma intanto serve salvare questa stagione. Perché pensare ad un Real fuori dalla grande Europa, è semplicemente da pazzi.
BARCELLONA La capolista non molla di un solo centimetro e in serata ha messo a segno un altro colpo imponendo di misura (2-1) sul campo del Getafe che rimane in odore di Europa League. Partita mai in discussione, risolta nella prima frazione di gioco per effetto dei gol messi a segno in rapida successione da Messi e Suarez. Solo sul finire della prima frazione i padroni di casa hanno provato a riaprirla grazie al gol messo a segno da Mata, ma nella ripresa, il Barça ha controllato senza particolari problemi, portando a casa un risultato preziosissimo, per il morale ma soprattutto per la classifica.
MERCATO Intanto il Madrid ha messo a segno un importante colpo di prospettiva in attacco avendo acquistato Brahim Diaz (19 nni, affare da 17 milioni più 7 di bonus), talento in arrivo dal Manchester City. Il classe 1999 sbarcherà a Madrid domani e sarà presentato dal palco del Bernabeu ai nuovi tifosi.