Io tifo Lazio. “Troppi errori, così non Var”

Francesco Cortellessa *

L’assurdo arbitraggio di Irrati di sabato scorso, rimane una ferita ancora aperta. A distanza di giorni c’è ancora rabbia e delusione per una partita, quella con il Torino, in cui si è avuta la netta sensazione di essere stati ostacolati, rallentati. La Lazio non ha espresso la sua migliore prestazione lo scorso week-end,  ingiustificatamente presa di sorpresa dalla prestazione dell’ottimo Toro di Mazzarri che comunque ha meritato, per quanto espresso in campo dai suoi uomini, di non uscire con 0 punti dalla trasferta dell’Olimpico. Purtroppo però, non possiamo parlare di calcio, non possiamo parlare di tattica, di cambi sbagliati, di letture errate di giocatori e allenatori, di gesti tecnici esaltanti (come il meraviglioso gol di Milinkovic-Savic). Ci dobbiamo ridurre ancora una volta a dover parlare dei soliti, inspiegabili e non più tollerabili errori arbitrali. La direzione di gara di Irrati è stata più che disastrosa, è stata incoerente ed ha incendiato una partita che non aveva particolari motivi di essere resa tale. Qualcuno dovrebbe spiegare il perché oggi come mai prima d’ora, non esiste più nessun tipo di uniformità di giudizio tra le scelte prese dalla squadra arbitrale, nell’arco di una partita singola figuriamoci in un intero campionato. Qualcuno dovrebbe spiegare come è possibile che nello stesso incontro, due episodi come quello di Belotti e quello di Acerbi, vengano giudicati in maniera diversa. Venga spiegato il perché del silenzio del VAR in episodi clamorosi, per poi intervenire solo in episodi in cui la differenza la fanno i millimetri e ci vogliono 5 minuti di tempo per stabilirne la regolarità o meno (alla faccia della tecnologia poco invasiva). In questo momento alcune risposte sono dovute, perché le incertezze e i disastri arbitrali delle ultime due stagioni stanno lasciando spazio ad una scia infinita di polemiche, scaturite dalla rabbia di non trovare mai una chiara motivazione allo scempio messo in atto da alcuni membri della classe arbitrale.
Incompetenza? Malafede? Sudditanza? Boicottaggio al VAR? Domande che non trovano risposte.
La Lazio dovrà essere ancora una volta più forte anche di questi episodi, dovrà tirar fuori grande carattere e arroganza, dovrà confermarsi squadra da vertice, cercare di aggredire e chiudere le partite, cercare di non concedere nessuna opportunità agli avversari. Lo potrà fare contando di nuovo sui due suoi campioni, Milinkovic e Luis Alberto tornati a brillare come nella passata stagione. Quest’anno l’impresa sarà ancora più ardua, perché andranno cancellati i fantasmi dello scorso anno. Si è visto chiaramente sul volto di alcuni dei ragazzi di Inzaghi (e anche dai suoi labiali a bordo campo), quanto è ancora vivo il dolore per i tanti torti subiti la passata stagione, Irrati ha riportato alla mente spiacevoli ricordi. Va fatto reset, che il 2019 possa riportare la serenità e la fame giuste per qualificarsi alla prossima Champions League. A proposito, auguri di uno splendido 2019 a tutti voi!

* tifoso Lazio