Serie B. Il Palermo è campione d’inverno: i rosanero allungano a +5 su Brescia e Pescara

Maurizio Spreghini

Il Palermo sbanca Cittadella ed  è campione d’inverno. Sono ora cinque le lunghezze di vantaggio sul Brescia, che  non va oltre l’uno a uno a Benevento, e sul Pescara vittorioso in rimonta a Salerno. Il Lecce frena a la Spezia e abbandona il podio., è quinta dopo il posticipo. Il Perugia crolla a Cremona ma rimane in scia per i playoff, mentre il Verona, a lungo in vantaggio,  viene ripreso nel finale dal Foggia. Stessa sorte per il Carpi che sogna il colpaccio in laguna, ma il Venezia di rigore riporta tutto in parità. Stroppa fallisce il ritorno sulla panchina crotonese, dopo essere stato a lungo in vantaggio è battuto in rimonta da uno spumeggiante Ascoli,  mentre Bisoli con il suo Padova si deve accontentare di un pari a Livorno.

E’ Finotti a regalare i tre punti a Stellone che valgono per il Palermo anche il titolo di campione d’inverno. Domina il Cittadella per larghi tratti di gara, due i legni colpiti ad inizio ripresa dai veneti, poi Trajkosky trova il varco giusto per lanciare Finotti che brucia Paleari, capitalizzando al massimo una delle poche occasioni avute. Sette i minuti di recupero concessi ma il risultato non cambia, il Palermo stacca tutti e con cinque punti di vantaggio brinderà al 2019 da protagonista. Brescia e Benevento non si fanno del male, uno a uno al novantesimo. Avviene tutto nei minuti finali, prima Torregrossa porta in vantaggio gli uomini di Corini, ma sei minuti dopo, complice l’autorete di Cistana, il Benevento riagguanta il pari. Brescia secondo a cinque lunghezze dal Palermo, il Benevento in piena lotta per i playoff.  Colpaccio del Pescara a Salerno che batte la Salernitana in rimonta. Pucino e Vitale su rigore illudono Gregucci, poi un super Mancuso, tre reti per lui, e Scognamiglio regalano a Pillon tre punti insperati. Il Pescara riprende il Brescia e si attesta in seconda posizione, mentre la Salernitana al giro di boa, seppur sconfitta, è a sole tre lunghezze dai playoff. Passo falso del  Verona a Foggia, due volte in vantaggio viene poi raggiunta nel finale.  Il solito Pazzini apre le marcature al quarto,  Mazzeo alla mezz’ora riporta i suoi al pari, poi allo scadere zampata di Seung-Woo che riporta avanti gli scaligeri. Sembra cosa fatta per gli uomini di Grosso quando Iannello fallisce un penalty per il Foggia, ma nel finale arriva la beffa  per gli scaligeri con Gerbo che riporta il risultato in parità. Il Foggia rimane penultimo e, seppur abbia annullato una penalizzazione di otto punti, la rincorsa per la permanenza in serie B è ancora lunga. Il Verona dopo essere stata a lungo davanti a tutti è ora costretta a inseguire, sette i punti di distanza dal Palermo. Nel posticipo che chiude la 19° giornata il Lecce esce con un pari dal campo del lo Spezia. I liguri avanti con Ricci in apertura vengono poi ripresi a una ventina di minuti dalla fine da Scavone. Pareggio che mantiene entrambe le compagini in zona playoff. Non riesce il botto di capodanno al Carpi in laguna, decisivo per il Venezia il penalty trasformato nella ripresa. Suagher  al ventesimo porta gli emiliani avanti, ma ci pensa Litteri su rigore a riportare tutto in parità. Positiva la seconda parte del girone d’andata del Venezia, Zenga dal suo avvento ha riportato i lagunari a ridosso dei playoff. Per il Carpi c’è ancora tanto da lottare, invischiata nella zona playout  dovrà fare un ritorno senza i tanti passi falsi di questi primi mesi. Notevole il passo in avanti dell’Ascoli che al Del Duca si sbarazza, con fatica, del Crotone. Gli uomini di Stroppa vanno avanti di due reti grazie alle reti di Simy e Firenze, poi si sveglia l’Ascoli che accorcia ad inizio ripresa con Brosco, pareggia a due minuti dalla fine con Beretta e in pieno recupero, era il 95’, con Ganz si aggiudica l’intera posta. Crotone sempre più nel baratro della retrocessione, sarà durissima alla ripresa del campionato. L’Ascoli è a due lunghezze dai playoff e per una piazza storica negli anni 80’  nulla è precluso. Il Perugia si ferma bruscamente a Cremona, subisce il poker della Cremonese e in chiave playoff riapre le porte alle inseguitrici. Apre Terranova e consolida Piccolo, poi è Castrovilli a segnarne altre e due per i lombardi. Cremona si rialza puntando lo stesso Perugia nella rincorsa all’ultimo posto per i playoff. Padova spera fino alla fine  in un sorpasso sul Livorno, avrebbe lasciato l’ultima posizione al Foggia in caso di vittoria, va in vantaggio con Clemenza nel recupero del primo tempo  ma  paga poi un’ingenuità di Contessa, fallo di mano in area, e si vede raggiungere dal rigore calciato da Diamanti. L’uno a uno finale  lascia tutto invariato,  Padova sempre di più fanalino di coda e Livorno una spanna sopra. Sarà un 2019 da affrontare col coltello tra i denti, per entrambe.

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