Simone Dell’Uomo
Tottenham sensazionale, stratosferico, straordinario. Prosegue la trionfante marcia degli Spurs, che avvicinano il Manchester City e dichiarano ufficialmente le loro ambizioni di titolo. Un 6-2 tennistico a Goodison Park, che non ammette repliche e demolisce il giovane Everton, troppo bello quanto ingenuo per una corazzata matura quale il Tottenham Hotspur. I blues ricordano un pochino gli Spurs di qualche anno fa, troppo belli per essere veri, figli di un’idea splendida ma che somiglia ancora ad utopia. Ed è così che ferocemente i londinesi colpiscono gli errori di una squadra ancora in crescita, in fase di transizione, piena di talento ma ancor sin troppo giovane. Apre Walcott ma è solo un’illusione, perchè entro la fine del primo tempo il Tottenham ribalta completamente il punteggio grazie alle reti di Son, Alli e Kane. Nella ripresa Eriksen spegne ogni entusiasmo blue, con un siluro al volo di mezzo esterno destro che trafigge Pickford e chiude definitivamente la contesa. Segna Sigurdsson, prima delle doppiette personali di due attaccanti formidabili come Son e Kane. Adesso testa a Bournemouth e Wolves, prima dell’impegno di Cardiff in programma il primo gennaio: servono nove punti, per puntare il Liverpool e valorizzare un cammino fin qui importantissimo. Fatto sta che in uno degli impianti più affascinanti e prestigiosi del calcio britannico, davanti a tutti i teleschermi sintonizzati sull’unico posticipo della domenica, il Tottenham incanta, doma e domina l’Everton. Due punti dal City, ancora 6 di distanza dal terribile Liverpool di Klopp, ad oggi assoluta favorita per la vittoria del titolo finale. Ma nei prossimi 10 giorni tutto può cambiare, lo spettacolo della Premier è appena iniziato.