Serie B. Frena il Palermo, vola il Lecce. Pescara crolla a Perugia

Maurizio Spreghini

E’ la matricola Lecce la nuova protagonista della cadetteria. Espugna il Cabassi di Carpi ed è a una sola lunghezza dalla capolista Palermo. Mentre Zamparini vende le quote societarie ad una società londinese ancora sconosciuta, sul campo i rosanero si fanno fermare sul pareggio dal Benevento. Del passo falso della battistrada non ne approfitta l’ex capolista  Pescara, che  crolla malamente a Perugia ed è ora terza.  Abruzzesi raggiunti tra l’altro dal Cittadella, che fa la voce grossa con la Salernitana e ritorna ad odorare aria di altissima classifica. Il Brescia torna alla vittoria e spinge il Livorno nelle fauci della lega Pro. Nel posticipo del lunedi sera è pari e patta di rigore tra Foggia e Venezia. Il Crotone perde ancora, questa volta in casa della Cremonese, mentre si risollevano Cosenza, perentoria la vittoria sul Padova, e l’Ascoli che al Del Duca batte lo Spezia.

Il pareggio dei rosanero fa clamore quanto la cessione della società alla “Futures Sports&Entertaiment” da parte di Zamparini, quest’ultima per una cifra fittizia di dieci euro ma che sarà corredata, a breve, dai venti e passa milioni che gli acquisitori  verseranno a copertura dei debiti pregressi, e al disavanzo di questa stagione. Notizia dell’ultima ora è che la consulenza tecnica sarà affidata all’ex calciatore inglese David Platt. Tornando al calcio giocato se da una parte finisce un’era del vulcanico presidente Maurizio Zamparini, dall’altra, sul campo,  svanisce la possibilità di staccare la diretta inseguitrice Pescara. Quella che è andata in scena venerdi è una gara che è terminana  a rete inviolate, ma dove a recriminare di più sono gli ospiti. Trajkovski nel finale ha la palla del vantaggio palermitano, ma come dimenticare le quattro occasioni capitate al beneventino Coda nell’arco della gara. Il Pescara dall’altra parte fallisce l’aggancio in vetta, anzi tracima al Curi di Perugia sotto i colpi infletti dalla compagine diretta da Alessandro Nesta. La giustiziano con un gol per tempo i due ex  della gara Verre e Gyomber, che rendono vano il momentaneo pareggio di Melegoni. Di tutto questo ne approfitta il Lecce che batte in trasferta il Carpi e si piazza nel mezzo tra le due corazzate, ndr Palermo e Pescara. Ancora La Mantia ad andare a segno, che sfrutta in maniera impeccabile il cross di Falco. Il Carpi perde la chance casalinga per accumulare distacco utile per una salvezza diretta, ed a oggi è ancora terz’ultimo. Un passo in avanti lo fa in maniera decisa il Cittadella, che con un secco tre a uno regola la Salernitana, agguanta il Pescara, e si posiziona in terza posizione. Strizzolo apre i giochi per i veneti alla mezz’ora, per i campani è Rosina a ristabilire momentaneamente la parità ad inizio ripresa, poi lo strappo nel giro di dieci minuti lo danno prima Schenetti e ancora Strizzolo. La Salernitana è ora settima.   Il Brescia torna alla vittoria e lo fa a spese del Livorno, riscattando cosi la sconfitta di domenica in terra lagunare. Protagonista assoluto per la compagine bresciana è Torregrossa. Per il centravanti  un gol per tempo, che permette di regolare i toscani e portarsi in quinta posizione. Il Livorno è sempre più giù. L’Ascoli con la vittoria su lo Spezia avvicina la zona playoff. Al Del Duca la apre Ardemagni, per lui la candelina dei cento gol in serie B, e raddoppia Cavion dopo un minuto dal ritorno in campo. L’Ascoli rimane in dieci e poco dopo dimezza Okereke, sul finale però lo Spezia rende la parità numerica e Padella, in contropiede, sigla il tre a uno finale per i marchigiani. Il Cosenza in rimonta spedisce a veder le streghe il Padova. Solo nel finale gli uomini di Braglia con Garritano si regalano i tre punti. Al vantaggio di Bonazzoli su rigore a metà primo tempo,  aveva  risposto Baclet, sempre su calcio di rigore,  ad inizio ripresa. La Cremonese batte il Crotone e deve ringraziare l’intuito del suo allenatore Rastelli, che in un momento  di completa stabilità della gara inserisce  Boultam, che trenta secondi dopo lo ripaga con la rete che vale i tre punti. Ora la zona playoff è a meno di una vittoria. Chiude la giornata Foggia-Venezia. Nella prima frazione è il Foggia a fare la gara, passa in vantaggio su calcio di rigore con Iemmello, ma inaspettatamente  viene recuperata in extremis da Vrioni. La ripresa è quasi un forcing per gli uomini di Grassadonia ma il fortino del Venezia regge fino al novantesimo. Il Foggia rimane penultimo e il Venezia vede allontanarsi la zona playoff.