“Non dimentichiamo la fatica fatta all’andata, è una squadra che sa giocare bene a calcio. Col Betis in Spagna ha fatto molto bene, dobbiamo stare molto attenti e non sottovalutare gli avversari”. È il monito di Rino Gattuso alla vigilia della sfida di Europa League contro il Dudelange. Il Milan è ancora in emergenza ma almeno ritrova Higuain, assente contro la Lazio per squalifica, e domani di nuovo titolare al fianco di Cutrone. “Ci ha dato una grandissima mano fin qui, poi ci sta che un uomo sbagli, l’importante è chiedere scusa e ripartire con entusiasmo e voglia – dice Gattuso del Pipita – Lui è molto importante per noi a livello tecnico ma deve esserlo anche a livello umano e comportamentale, deve essere un esempio, impeccabile. Dopo quello che è successo a lui, ne abbiamo pagato tutti le conseguenze”. Per Gattuso anche un anniversario speciale, quello del suo primo anno da allenatore del Milan. “E’ stato un anno bello, difficile, molto stressante. Ma sono orgoglioso di poter lavorare in una società così. Mi è stata data una grandissima possibilità ma il merito è di questo gruppo di ragazzi che mi hanno dato tanto, mi hanno sopportato. A volte sono stato pesante con loro ma qualsiasi cosa io e il mio staff abbiamo proposto, loro sono sempre stati pronti ad assorbire, ad ascoltare quello che dicevamo. Se oggi sono ancora qua il merito è dei miei ragazzi”. Il tecnico rossonero spera di togliersi altre soddisfazioni sebbene l’obiettivo oggi sia “guardare partita per partita, non perdere altri giocatori e magari recuperarne qualcuno il prima possibile. Tutte le squadre hanno infortunati ma nel nostro caso la pecca è avere tre centrali difensivi fuori. Mi piace però lo spirito che si respira, la squadra si è compattatata, sa le difficoltà che stiamo vivendo e ognuno sta dando qualcosa in più e dobbiamo continuare su questa strada – spiega a Sky Sport – Bisogna fare i risultati, passare il turno in Europa League, stare vicini alla zona Champions e poi vediamo a gennaio cosa succederà”.
Grande attesa per il ritorno di Higuain che però non vuole sentir parlare di “riscatto”. “È una parola che ho sentito in tutta la mia carriera ma non mi devo riscattare nè io nè il Milan. Gioco da 13 anni in Europa e dimostrerò che quell’errore con la Juve mi ha fatto migliorare ancora, voglio dimostrare alla società che non ha sbagliato con me. Aiuterò il Milan a centrare tutti gli obiettivi possibili, posso dare molto di più”. Il Pipita vuole cancellare la pessima serata contro la Juve, fra rigore sbagliato ed espulsione che gli è costata due giornate di squalifica. “Quella di domani è solo una partita di calcio che è importante vincere per fare un passo avanti in Europa League – sottolinea l’attaccante argentino – Non mi fa bene stare fuori, ho tanta voglia di giocare e aiutare il Milan a centrare gli obiettivi”. Higuain sperava in una riduzione della squalifica (“ci ho provato ma non è servito spiegare quello che ho sentito durante la partita”) e non gli resta che guardare avanti. Ovviamente in rossonero. “Capisco che vende dire che sto male qui, che sono incazzato, nervoso ma a me interessa quello che sento io e la società e la squadra sanno che sono felice qui”. Higuain vuole lasciarsi alle spalle la gara con la Juve (“ho sbagliato, non è stata una bella immagine per nessuno ma ho chiesto scusa e non succederà più”) e vuole solo “guardare avanti perchè ci aspetta un mese di dicembre molto importante”. E chissà che a gennaio non si ritrovi a giocare con Ibrahimovic. “E’ un grande giocatore ed è sempre buono avere giocatori con quella mentalità ma è una cosa di cui si occupa la società”.