Maurizio Spreghini
La tredicesima d’andata la apre venerdi sera il big match tra Verona e Palermo, la chiusura lunedi sera spetterà al derby calabrese tra Crotone e Cosenza. Nel mezzo altre sette partite di cui quattro si giocheranno sabato e tre la domenica. Riposa la Salernitana. Se da una parte il Palermo cercherà di creare il vuoto dietro di se, dall’altra le sue dirette inseguitrici Pescara, Cittadella, Lecce e Brescia cercheranno di limitare i danni. Per il Verona è una storia a se, dopo aver guardato tutti dall’alto ora si vede a un crocevia. Perdere per Fabio Grosso significherebbe probabilmente l’esonero. Nei bassifondi Livorno e Carpi cercano di uscire dalla diretta retrocessione, Foggia, Cosenza e Padova i tre punti per condannarli.
Si parte venerdi con l’ultima spiaggia per Fabio Grosso e Il suo Verona. Dopo il rinnovo della fiducia da parte della società in settimana, seppur Grosso abbia vinto una sola gara delle ultime sette e racimolato nel frattempo cinque punti, affronta la neo capolista Palermo di Stellone. Match da dentro o fuori per lui. Palermo nel frattempo si gode il suo primato in solitaria. Forte della gara in meno rispetto agli avversari per un girone a 19 squadre, e con un assetto tecnico-tattico che fino ad ora ha regalato vittorie e vetta, sale in veneto per fare la voce grossa.
Sabato nel primo pomeriggio alle 15 scendono in campo Padova-Carpi, Venezia-Brescia e Livorno Cittadella. In serata alle 18 Benevento-Perugia. Se da una parte Bucchi sfida il suo passato in terra umbra, dall’altra c’è il bisogno materiale di punti utili per la classifica a Benevento. La sconfitta nel recupero con lo Spezia non ha solo lasciato l’amaro in bocca, c’è da scalare posizioni ora per continuare a sognare in grande. Nesta e il suo Perugia vengono invece dalla vittoria casalinga con il Crotone, a pari punti con il Benevento cercano conferme. Match intriso di difficoltà per Padova e Carpi. Nei bassifondi della classifica una e l’altra subito sopra, si giocano una fetta importante di salvezza, seppur entrambe vengano da risultati positivi nell’ultimo turno. Foscarini ha battezzato il suo esordio con una vittoria ad Ascoli, mentre il Carpi è uscito indenne da un campo difficile come quello di Benevento. La stessa sorte di dentro o fuori rischia di capitare al Livorno. Breda all’asciutto al suo esordio sulla panchina toscana nella sfida di Cremona, sfida un Cittadella in salute che prima della sosta ha sconfitto il Venezia. Il Brescia a Venezia cerca il salto definitivo tra i grandi. Dopo aver dominato e annichilito il Verona sale in laguna per i tre punti, di fronte avrà quel Venezia che dall’arrivo di Zenga ha subito una sola battuta d’arresto, nell’ultima con il Cittadella.
Domenica alle 15 è la volta di Spezia-Foggia e Pescara-Ascoli, poi sarà la volta di Lecce-Cremonese in notturna. L’ex capolista Pescara sconfitta pesantemente a Palermo cerca il suo riscatto all’Adriatico, di fronte avrà l’Ascoli. Match per i tre punti in chiave abruzzese, i marchigiani dopo la sconfitta casalinga subita ad opera del Padova non staranno a guardare. Gara atipica quella in terra ligure tra Spezia e Foggia. Di fronte due squadre che virtualmente avrebbero una sola lunghezza di distanza e che potrebbero essere entrambe a ridosso dei playoff, Spezia 16 e Foggia 15, ma che materialmente a causa degli otto punti di penalizzazione del Foggia sono una proiettata verso l’alto, due punti dai playoff, e l’altra alla ricerca ancora di punti per distanziare la zona pericolosa, penultima in classifica. Lecce e Cremonese chiudono la domenica calcistica della cadetteria. Al Via del Mare sarà di fronte uno dei migliori attacchi, quello leccese, reduce dalla vittoria di Padova, contro quella Cremonese del neo tecnico Rastelli che all’esordio ha domato il Livorno.
Lunedi sera alle ore 21 si chiuderà la tredicesima giornata, il match in programma sarà Crotone-Cosenza. Chiusura dedicata a una gara che promette spettacolo, almeno tra i suoi tifosi visto che è il derby calabrese ad andare in scena. Partiti con altri obiettivi i crotonesi si vedono invischiati, al pari dei cosentini, nella zona retrocessione della classifica. Tre punti per l’una o l’altra che diventano basilari.