Uefa-Milan, sentenza a dicembre

Simone Dell’Uomo

Mentre il Milan di Gattuso continua a preparare tra mille difficoltà la trasferta romana per affrontare la Lazio, la società rossonera vive ore e giornate fondamentali per il futuro della società. Un meeting di due ore ha visto protagonisti a Nyon il presidente Scaroni e la figura più importante del fondo Elliott, Gordon Singer. Un incontro fondamentale con l’Uefa per capire il prossimo futuro del club rossonero, soltanto pochi mesi squalificato dalla commissione europea e riammesso soltanto dal Tas all’Europa League. Al centro del dibattito i parametri non rispettati del Fair Play finanziario risalenti al triennio 2014-2017, risalenti per far chiarezza agli investimenti dell’era cinese di Fassone e Mirabell. L’udienza di fronte alla Camera Giudicante dell’Uefa, iniziata intorno alle 9.30, è durata circa due ore. Il Milan di Elliott sogna un voluntary agreement, scenario però assai poco plausibile. Sicuramente arriverà una multa salata: la dirigenza a tal proposito ha già stanziato ben 18 milioni di euro per risanare il debito con l’Uefa. Quello che Leonardo e Maldini seriamente temono è il blocco delle prossime finestre di mercato, circostanza che frenerebbe e non poco il ritorno tecnico del Milan a grandi livelli. In ogni caso Scaroni è sembrato tranquillo e sereno all’uscita, a dicembre la sentenza definitiva.

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