Serie B. Pescara col brivido, Verona non sa più vincere. Palermo c’è

Maurizio Spreghini

Il Palermo è re solo per una notte, complice la gara giocata in  anticipo rispetto al Pescara, poi tutto torna alla normalità grazie alla vittoria  nel posticipo degli abruzzesi, che con enorme fatica battono il Lecce e si riprendono la vetta. Altro passo falso del Verona fermato in casa dalla Cremonese, con quest’ultima che per la legge del contrappasso ottiene un punto d’oro con gli scaligeri grazie al gioco, ma che perde subito dopo il tecnico Mandorlini esonerato dalla società. Al suo posto c’è Rastelli. Capitan Domizzi porta il suo Venezia sempre più in alto, mentre il Benevento al Vigorito regala i tre punti all’Ascoli. Nulla di fatto tra Padova e Cittadella, un punto per uno a reti inviolate, pareggi anche tra Crotone e Carpi e tra il Foggia e il Brescia. Il Livorno è in crisi nera e oramai  conclamata, il Perugia ne approfitta e si porta a casa l’intera posta vedendo i playoff.

Uno stoico Lecce, in nove per gli ultimi venti minuti, non riesce a mandare la capolista Pescara al tappeto. In nove gli uomini di Liverani reggono alle folate dei pescaresi fino al 44’ della ripresa, rimettono in piedi una partita dopo il doppio svantaggio, ma nulla possono sulla voglia degli abruzzesi nel portare a casa i tre punti e la vetta della cadetteria. Il Pescara va subito avanti con Mancuso e Gravillon lo imita raddoppiando subito dopo, poi sale in cattedra il Lecce che con Palombi dimezza allo scadere del primo tempo, finisce in dieci per l’espulsione di Calderoni a metà primo tempo ma con  Tabanelli la raggiunge. Viene espulso anche Meccariello, era il 75’,  e il Pescara da li in avanti pianta le tende nella metà campo avversaria per l’assedio.  Del Sole in zona Cesarini legittima per due volte la superiorità numerica,  il Pescara in un Adriatico in festa è ancora primo. Al Barbera il  Palermo batte il Cosenza  e tocca la testa della classifica per 48 ore. Il match si infiamma nel finale con Salvi che al 77’ porta avanti i rosanero, pareggia Baclet neanche un minuto dopo  e da li in avanti  è un vero e proprio assedio. La vittoria arriva con il  gol di Puscas in zona Cesarini, che sulla riga raccoglie l’assist di  Nestorovski.  E’ invece il Verona dei rimpianti e dei fischi sonori a fine gara quello visto al Bentegodi contro la Cremonese, che oltre a non saper più vincere pecca di ingenuità in occasione del pareggio. Dopo neanche tre giri di lancette è già in vantaggio con Caracciolo, ma si ferma sul più bello mezz’ora dopo in occasione del gol di Arini. La colpa? Da una parte del guardalinee che prima alza la bandierina e poi ci ripensa, ma intanto gli scaligeri ingenuamente si fermano e Arini è lesto a insaccare. Vittoria importante e di carattere per il Venezia di Walter Zenga, che grazie al gol del suo capitano storico Domizzi piega una Salernitana in odore di alta classifica. Vittoria che spinge i lagunari a dodici punti in classifica, e fa fermare sul più bello la Salernitana. Il Benevento fallisce al Vigorito l’aggancio al secondo posto, i tre punti li raccoglie invece l’Ascoli che piomba cosi in zona playoff. Vittoria in rimonta quella dell’Ascoli, che fino ad ora  non aveva mai vinto in trasferta, vincente grazie al gol vittoria ad inizio ripresa di  Ninkovic. Precedentemente aveva aperto il match il gol di Coda dopo neanche 2 minuti,  poi l’autogol di Volta aveva riportato i marchigiani al pareggio. All’Euganeo finisce 0-0 il derby veneto tra Padova e Cittadella. Pareggio che non serve a nessuna delle due, perché se da una parte fa perdere terreno dai primi posti al Cittadella, dall’altra  tiene invece  il Padova in piena zona calda.  Non va oltre il pareggio il Crotone contro il fanalino di coda Carpi. L’esordio sulla panchina di Massimo Oddo, in vantaggio con Molina nella prima frazione,  è rovinato dal pareggio di Concas nella ripresa. Il Crotone può recriminare da una parte per il legno colpito da Faraoni, e dall’altra per gli interventi salva partita di Colombi. Match ricco di gol  tra Foggia e Brescia, con un punto che alla fine forse non serve a nessuno. Allo Zaccheria finisce apre Mazzeo, pareggia Torregrossa con Deli che da  fuori area riporta avanti i foggiani. Il Brescia non interrompe la sua serie positiva e con Tremolada raccoglie il pari. Al  Picchi un Livorno battagliero cede al Perugia in rimonta. Melchiorri porta avanti gli umbri, Diamanti sul finire di primo tempo corona con due reti la veemente risposta dei toscani. Nella ripresa si scatenano gli uomini di Nesta che prima con Verre e poi con Vido completano la rimonta. Il Livorno esce tra i fischi ed è sempre più ultimo, il Perugia dopo quasi cinquant’anni è corsaro a Livorno e arriva a ridosso dei playoff.

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