Simone Dell’Uomo
Gattuso paga l’effetto derby e perde anche il primato del girone europeo: Betis corsaro a San Siro. Manca probabilmente un rigore su Castillejo A pochi minuti dal termine, ma niente Var: 2-1 per gli andalusi. Ringhio dovrà riflettere su un team troppo discontinuo e un gioco espresso a corrente alternata. Giocano sempre gli stessi, riserve mai al ritmo dei titolari: queste sono le conseguenze da pagare quando in Europa vengono schierati tanti elementi che la domenica scaldano comodamente la panchina.
Parte bene il Betis, che malgrado l’altalenante andamento in Liga vuol togliersi soddisfazioni in Europa per valorizzare il sesto posto dell’anno scorso. Gioco fluido espresso in gradevole ampiezza, il Milan subisce. Bakayoko non trova la porta, così al minuto 30 una percussione del talento Lo Celso, prodotto argentino in prestito dal Psg, pesca Sanabria che batte Romagnoli e Reina e porta avanti gli andalusi. Qualche minuto più tardi l’ex conoscenza del calcio romano e romanista potrebbe anche raddoppiare ma da due passi allarga troppo il piattone e spreca un’altra interessantissima iniziativa biancoverde. Higuain si divora il pari e si va al riposo. All’intervallo Gattuso striglia i suoi e inserisce Suso e Cutrone per cambiare le carte in tavola. Il Milan aumenta la mole offensiva ma nonostante un San Siro a tratti tambureggianti come i vecchi tempi concede il raddoppio al Betis: segna Lo Celso, assoluto protagonista degli ospiti. Gran botta a giro dai 30 metri, Reina non può nulla. Ritmi bassi, il Milan accusa il colpo, il Betis difende bene. Palo di Castillejo, gol di Cutrone, scossa rossonera: partita riaperta. Lo stesso Castillejo, in pieno recupero, cade a tu per tu col portiere: sarebbe rigore, il direttore di gara lascia giocare, San Siro in fiamme. Finisce così, col Betis che conquista la vetta del girone e il Milan colpito e affondato all’interno delle proprie mura amiche.