Vigilia di Manchester United-Juventus che per Mourinho vale tantissimo. Ma l’ex tecnico di Real, Inter e Chelsea parte da un concetto chiaro. Vincere per prendersi la vetta del gruppo H e poi difenderla al ritorno a Torino. Tra lo Special One e lo United più di una frizione, chiaro quanto il portoghese punti a vincere domani sera all’Old Trafford. “Ronaldo è uno dei migliori di sempre, è inutile che mi chiediate qualcosa su di lui. Ma la Juventus non è solo Cristiano, è anche Bonucci, Cancelo, tanti altri e Can a cui auguro di rimettersi presto. La Juve ha vinto 7 scudetti di fila, ha giocato due finali di Champions, ha un fenomeno, è candidata seria alla vittoria finale in questa stagione”. Lo Unite ci prova, con una convinzione che arriva dopo aver ripreso la strada maestro dopo un periodo pericolosissimo. “Nelle ultime due partite abbiamo fatto quello che dovevamo fare e si è visto cosa possiamo fare. Cercheremo di ripetere le stesse prestazioni anche contro i bianconeri. Il risultato contro il Chelsea ci penalizza, ma dobbiamo sfruttare al massimo l’entusiasmo e avere fiducia in noi stessi. Sfrutteremo la rabbia del pareggio per reagire”. Si irrigidisce quanto gli viene chiesto di Pogba e del suo rapporto con il francese. “Non mi piace la direzione che sta prendendo questa conferenza stampa. Con gli spagnoli non voglio parlare perché mi chiedono solo di Ronaldo; con voi non voglio parlare solo di Pogba. Vorrei parlare della sfida contro la Juventus, invece questa conferenza sta prendendo una direzione che non mi piace e allora me ne vado anch’io”. Toccata e fuga, come ormai gli capita da tempo, anche se prima di lasciare dedica parole al miele per Maurizio Sarri in merito all’episodio avuto con il suo assistente. “Voglio ringraziare Maurizio perché è stato onesto, così come il Chelsea. Il ragazzo si è scusato e non merita di essere licenziato”. Già, la parola licenziato che continua a fare capolino nella sua testa perchè a Manchester molti lo vorrebbero rispedire a casa. Ecco perchè domani vuole dare un’altra spallata e riprendersi il futuro.