Francesco Raiola
Squillo forte al campionato che arriva dal Nord Est. Gli azzurri sbancano Udine e accorciano sulla capolista, a soli 4 punti. Il Napoli risponde alla grande e suona tre volte ad Udine, dominando all’inizio, soffrendo e stringendo i denti e poi dilagando nel finale. Il campionato non è ancora chiuso. Terzo anticipo del sabato al Friuli tra i padroni di casa e il Napoli, galvanizzato dallo stop improvviso della Juventus capolista che ha impattato in casa contro il Genoa. In un Friuli tutto esaurito, colorato in buona parte di azzurro, cambia ancora Carlo Ancelotti che conferma le indiscrezioni della vigilia, con il ritorno di Karnezis in porta, la conferma di Malcuit a destra, con Hysak dirottato a sinistra. Ancelotti rischia il diffidato Koulibaly a fianco di Albiol. A centrocampo turnover per Hamsik, con Zielinski centrale a fianco di Allan, con Verdi a sinistra e Callejon a destra. Coppia di attacco formata da Milik e Mertens. Velazquez conferma l’Udinese tipo con Lasagna punta centrale affiancato da De Paul e l’argentino Pussetto. A centrocampo l’ex Behrami affiancato da Mandragora e Fofana. Match che inizia subito con Verdi protagonista negativo che al primo scatto sente risentimento all’inguine e chiede subito il cambio. Ancelotti inserisce lo spagnolo Fabiàn Ruiz che si piazza centrale, con Zielinski a sinistra. Ma è proprio lo spagnolo che sale subito in cattedra sbloccando il match con in bellissimo tiro a giro dalla sinistra dopo aver rubato palla a Behrami. È un Napoli scatenato che aveva già sfiorato due volte il vantaggio con Callejon. Udinese nervosa con Pussetto ammonito per un brutto fallo su Mertens. Udinese che prova a farsi vedere ed è Lasagna che in velocità supera Albiol ed impegna un Karnezis non proprio sicuro. È il Napoli che va vicino al raddoppio prima con Zielinski e poi con Mertens. Si fale anche Troost-Ekong e Velazquez lo sostituisce con il ghanese Opoku. Ammonito anche Milik per un fallo su De Paul, per il quale Mariani va alla VAR per confermare il giallo al centravanti polacco. Altro ammonito nel Napoli Albiol nel finale di tempo per fallo su Mandragora. Udinese in crescendo che si rende pericolosa nel recupero due volte con Pussetto e Lasagna. Ripresa che ricomincia come era finito il primo tempo con l’Udinese più caparbia e la partita si accende. Mariani ammonisce in pochi minuti Allan, Stryger-Larsen e Mertens. Fase confusa del match con Lasagna ancora pericoloso stoppato da Koulibaly e poi clamoroso autopalo di Samir con l’Udinese ad un passo dal k.o.. Seconda sostituzione per Velazquez con Barak al posto di Behrami claudicante. Cambia anche Ancelotti con Hamsik per Milik, con Mertens unica punta con Fabiàn Ruiz a ridosso. E a dieci minuti dalla fine arriva un episodio importante; bella azione personale di Malcuit sulla destra che appoggia dietro a Callejon che colpisce a botta sicura con Opuku che devia di mani. Mariani decreta il rigore, con la VAR che conferma la posizione regolare iniziale di Malcuit e il fallo di Opoku. Dal dischetto Mertens spiazza Scuffet ed esulta sotto la curva napoletana. Ultimo cambio nel Napoli con Rog per Zielinski. Ed é proprio il croato che a conclusione di una bella azione personale con scambio con Mertens che firma il 3-0 che chiude il match con il Friuli che si trasforma in un San Paolo da trasferta. Ottima risposta del Napoli che dimostra non solo di essere l’unica vera antagonista dei bianconeri, ma di saperci stare a ruota, considerando anche che finora il calendario ha sorriso soprattutto alla capolista che hanno affrontato, tranne la Lazio, tutte squadre di bassa classifica. Ancora una volta decisivo Ancelotti con i suoi cambi che hanno determinato due goal con Fabiàn Ruiz e Rog, e con l’ingresso nel finale di Hamsik che ha dato equilibrio e fiducia alla squadra. Per gli azzurri appuntamento adesso in Champions League al Parco dei Principi mercoledì contro il PSG di Cavani, Neymar e Mbappè.