E’ un Allegri a tutto campo quello che anticipa la sfida di domani alla Dacia Arena tra Udinese e Juventus. Il primo affondo è sulla vicenda Cristiano Ronaldo e le presunte accuse di stupro. “Cristiano sta bene, è sereno, tranquillo ed è pronto a rientrare. Riguardo alle questioni giudiziarie, io lo conosco solo da tre mesi. In 15 anni di carriera è sempre stato un grande esempio di professionalità, che si è dedicato molto anche al sociale. Ha sempre dimostrato serietà dentro e fuori dal campo. E’ un momento delicato per lui, ma ha le spalle larghe ed è concentrato sul campo per giocare e fare e bene. Sapevo che non sarebbe andato in nazionale e per noi è meglio perché resta a lavorare qui a Torino”. Altro tema di giornata la possibile coesistenza lo stesso Cristiano e Dybala. Allegri ha le idee chiare. “Non è una questione di adattamento. Devono giocare di più e conoscersi meglio. Giocare con un centravanti è diverso. Hanno giocato insieme Cristiano, Mandzukic e Dybala e potrà capitare che giochino insieme due dei tre. Ogni tanto devo farli riposare, ci sono tante partite. Con l’Udinese o giocano tutti e tre, oppure uno tra Mandzu e Dybala riposerà, anche perché Cuadrado e Bernardeschi stanno bene”. Sulla formazione anti Udinese regala altrettanto poco, si sofferma però sul discorso infermeria. “Khedira e Rugani sono out. De Sciglio è a disposizione. Douglas Costa rientrerà con la squadra dopo la sosta. Perin sta bene e si allena bene, l’ha dimostrato con il Bologna. Domani però gioca Szczesny. Quanto a Bentancur, ha la possibilità di giocare. Ma devo ancora valutare. A Udine servirà una gara molto fisica. Devo vedere come stanno alcuni giocatori. Anche l’anno scorso è stata una gara strana contro i friulani, che arrivano da due sconfitte. Dobbiamo alzare il tiro e tirar fuori le energie che abbiamo a livello mentale, altrimenti paghiamo dazio. Domani è uno spartiacque importante per chiudere bene le prime dieci gare della stagioene e per dare anche un segnale alle altre squadre, lasciando invariato il vantaggio in classifica”. C’è l’Udinese sulla strada della capolista e Allegri non transige. “E’ una partita pericolosa perché arriviamo da nove vittorie di fila. Ci potrebbe essere un po’ di rilassamento, ma non ci sarà. A Udine ci sono sempre partite non belle, di lotta. Gare toste. Giocando alle 18 la palla viaggerà meno, ma noi dovremo metterci sul loro stesso piano e dobbiamo portare a casa i tre punti anche se sarà una sfida meno tecnica”. Rosa indubbiamente qualitativa per poter raggiungere qualsiasi traguardo. “Lo vedremo a fine anno se è la rosa migliore di sempre. Di sicuro la società ha rinforzato la squadra. Per migliorare quanto fatto da questa squadra negli ultimi 4 anni manca solo una cosa: la Champions. Con 4 scudetti, con i 3 della gestione Conte, 4 Coppe Italia, manca solo la Champions League, ma non è facile. Servono le giuste componenti per arrivare fino in fondo. Anche la fortuna. Ora pensiamo a Udine per chiudere questo ciclo lungo prima della sosta. Poi dovremo ripartire alla grande fino a novembre. Ma intanto concentriamoci sull’Udinese e non sarà facile”.