Neppure il tempo di festeggiare la vittoria sul Napoli e il +6 in classifica, che la notizia choc colpisce la Juve. Marotta non sarà più l’ad bianconero. Ad annunciarlo lo stesso dirigente ai microfoni di Sky. “Il mio mandato di amministratore delegato scadrà il 25 ottobre. La società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento. Nella lista dei nuovi candidati non ci sarà più il mio nome. Rimarrò nella Juve come direttore generale dell’area sport, per quanto tempo lo vedremo in futuro, dovrò parlarne col presidente – ha precisato Marotta – e smentisco categoricamente che io possa essere candidato alla guida della federcalcio, in questo momento è un’esperienza che non mi interessa, non sarò candidato. La Juventus resterà nel mio cuore, sono stati otto anni bellissimi” – ha concluso l’ormai ex dirigente bianconero. Amareggiato, certo che si, visto che dal 2009, quando arrivò alla Juve dalla Sampdoria, ha portato il club in un crescendo unico, conquistando sette scudetti consecutivi e due volte in finale di Champions League, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Scelta societaria, non certo di Marotta, protagonista in estate del colpo del secolo, quello di Cristiano Ronaldo, ma di tante altre operazioni, da Vidal a Pogba a parametro zero e rivenduto a 100 milioni. A conferma delle sue qualità, il recente premio “the Best Executive” consegnato a Madrid al miglior manager dell’anno. Stasera è calato il sipario sulla sua avventura in bianconero, dove rimarranno con poteri ancora più forti, Paratici e Pavel Nedved.