Supercoppa Europea. Trionfo Atletico: steso ai supplementari il Real Madrid

Massimo Ciccognani

La vendetta è un piatto che va servito freddo. Detto, fatto. La Supercoppa Europea è dell’Atletico che nella notte di Tallinn nel piccolo impianto della “Le Coq Arena” (appena 15mila spettatori) scaccia i fantasmi del passato a livello europeo, batte, meritatamente, i cugini del Real Madrid e porta a casa il primo trofeo della stagione. Un brutto colpo per i Blancos che perdono una finale europea dopo la bellezza di diciotto anni, supplementi di gloria per i colchoneros. Meritatissimi. Finisce 4-2 con gol decisivi di Saul e Koke nell’overtime dopo che i regolamentari si erano chiusi sul 2-2. Vantaggio lampo di Diego Costa, pari di Benzema, sorpasso di Sergio Ramos e ancora l’indomimito Costa a mandare il match ai supplementari. Nel Real non c’è Modric, in ritardo di condizione rispetto ai compagni: 4-3-3 con Isco nei tre di centrocampo insieme a Kroos e Casemiro, davanti Asensio e Bale larghi ad innescare Benzema. Atletico con il classico 4-4-2 con Griezmann e Diego Costa di punta. La prima volta senza Cristiano Ronaldo, la prima volta  senza Zidane, con Modric inizialmente in panchina. La prima volta di Lopetegui in panchina, il primo flop difficile da digerire. Vince l’orgoglio rojblanco, l’orgoglio di chi non s’arrende mai, neppure quando il match era in totale controllo dei campioni d’europa. Vince il Cholo Simeone relegato in un box in tribuna per l’ultima giornata di squalifica da scontare, cede di schianto un Real che deve sapersi interrogare. E intanto sorride l’Atletico che dopo tante delusioni europee (Lisbona e Milano) riesce a sbattere una coppa in faccia ai cugini, ribaltanto una partita che a dieci dalla fine sembra persa. Pronti e via e appena 52 secondi e i colchoneros mettono il muso avanti con il gol più veloce nella storia della Supercoppa Europea, grazie a Diego Costa che si è dapprima bevuto lo statuatrio Varane (anche Ramos non è esente da colpe) e poi uccellato sul proprio palo Keylor Navas. Il Real del primo tempo è stato quasi perfetto: possesso palla, gioco in orizzontale e verticalizzazioni al momento giusto. E così prima della mezz’ora, ecco il meritato pari del Madrid: centro al bacio di Bale dalla destra, la testa di Benzema a mettere a posto le cose. Il Real avrebbe pure la possibilità di chiudere avanti il tempo, ma la conclusione di Asensio bacia il palo. Le cose si mettono per il verso giusto nella ripresa quando Juanfran maldestramente intercetta con il braccio un angolo di Kroos. E’ rigore netto che Sergio Ramos trasforma di giustezza spiazzando Oblak. La partita sembra segnata, in campo c’è anche Modric che però passeggia per il campo senza incidere, con il Madrid che la controlla senza patemi. Fino a dieci dalla fine quando scende in campo l’orgoglio operaio dell’Atletico. Juanfran riconquista di forza un pallone sulla destra, quindi serve Correa che libera Diego Costa che a porta vuota fa festa e manda il match ai supplementari con Marcelo che si morde i gomiti per la ghiottissima occasione fallita al minuto 93′ (lo stesso di Madrid), ma il brasiliano cicca il pallone a porta spalancata. E nei supplementari il match diventa bellissimo con il Real che palesa incertezze paurose in fase difensiva. Pasticcio Sergio Ramos-Varane con Partey che non si fa pregare a metterla in mezzo dove Saul col mancino trova il vantaggio. Un colpo mortale per il Madrid di Lopetegui,  che va definitivamene in bambola. Diego Costa, il migliore, si beve Carvajal ed apre per Vitolo che di prima intenzione libera Koke che con un colpo da biliardo, batte  Navas e firma il definitivo 4-2. Il Real evapora, l’Atletico controlla e chiude braccia al cielo di Tallinn conquistando l’ottavo titolo internazionale della sua storia, il settimo per il Cholo. Una bella rivincita. In una notte non facile che ha evidenziato gli attuali limiti di un Madrid povere di idee e di qualità. E servirà qualche rinforzo pesante per non compromettere da subito una stagione iniziata in salita. Inizia malissimo il dopo Ronaldo e soprattutto nasce viziata l’avventura di Lopetegui sulla panchina del Real. Servirà tanto lavoro, ma anche qualche acquisto importante nelle ultime ore di mercato.

 

REAL MADRID-ATLETICO MADRID 2-4 (d.t.s.)

Real Madrid (4-3-3): Keylor Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Casemiro (76′ Ceballos), Kroos (101′ Borja Mayoral), Isco (83′ Lucas Vazquez); Asensio (57′ Modric), Bale, Benzema. All.: Lopetegui.

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Lucas Hernandez; Saul, Koke, Rodrigo (71′ Vitolo), Lemar (90′ Partey); Diego Costa (109′ Gimenez), Griezmann, (57′ Correa). All.: Simeone (in panchina Burgos).

Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia).

Gol: 1′ e 79′ Diego Costa (A), 27′ Benzema (R), 63′ rig. Sergio Ramos (R), 98′ Saul (A), 104′ Koke (A).

Note  Ammoniti: Asensio, Marcelo, Correa, Juanfran, Diego Costa, Ceeballos, Vitolo, Sergio Ramos.