Massimo Ciccognani
E’ amaro come il fiele il debutto di Maurizio Sarri sulla panchina del Chelsea nella prima uscita ufficiale della stagione. La Community Shield, la supercoppa inglese che va al Manchester City trascinato da un immenso Aguero che firma la doppietta che stende i Blues. Non c’è stata partita a Wembley, troppo netto al momento il divario tra le due formazioni. Sarri e Guardiola, amici ed entrambi col 4-3-3 di fabbrica. Titolarissimi ancora fuori, complice il mondiale, ma entrambi non rinunciano al proprio marchio di fabbrica. City già rodato nei meccanismi, Chelsea da costruire. Sarri deve fare a meno di Courtois e Hazard, con Willian che parte dalla panchina. Nella difesa a quattro sarriana, davanti a Caballero tra i pali, Azpilicueta, Rudiger, David Luiz e Alonso. In mezzo a fare gioco c’è Jorginho, ai lati Fabregas e Barkley che per ora ha preso il posto di Kanté, mentre davanti Morata punta centrale con ai lati Pedro e il baby Hudson-Odoi. Anche Guardiola ha i suoi problemi ma si accontenta di quello a disposizione. Tra i pali rilancia Claudio Bravo, Walker, Stones, Laporte e Mendy nei quattro di difesa. In mezzo tanta qualità con Bernardo Silva, il giovane Foden e Fernandinho, mentre davanti Aguero fa il centrale con accanto Sané e Mahrez. Aguero è già in grandissima forma e lo dimostra. Condizione ottimale, sempre primo sul pallone, guizzi che mandano ai pazzi la retroguardia Blues. Ed è proprio il Kun a sbloccarla al minuto tredici: palla al limite dell’area e incrocia di sinistro sul quale può nulla Caballero. E’ il gol numero 200 di Sguero con la maglia del City. Poco altro in un primo tempo rattristito dalle alchimie di centrocampo col City che aspetta, invano, il Chelsea che però non riparte. Si ricomincia con il City meglio disposto. Sanè resta negli spogliatoi, dentro Gundogan con Silva che avanza il baricentro diventato a tutti gli effetti un esterno d’attacco. Ancora ASguero, ma stavolta l’argentino si divora il facile 2-0. Ma il Chelsea non carbura e allora basta poco al City per mettersi al riparo da sorprese. Ancopra Agiuero a timbrare il cartellino sotto il cielo di Wembley, gol di prima intenzione su assist di Silva, stavolta Caballero è battuto sul proprio palo. Il dominio del City è a tratti imbarazzante, con Sarri che prova a rimischiare le carte inserendo Willian e Drinkwater per Uudson-Odoi e Fabregas, e poi fuori anche Morata per lasciare spazio ad Abraham, metre Guardiola manda in campo Gabriel Jesus per Mahrez che ha fatto un grandissimo lavoro uscendo tra gli applausi della sua gente. Solo City, con Aguero che manca il tris personale, ma stavolta Caballero c’è. E poco altro fino alla fine, anzi no, c’è l’occasione Chelsea proprio allo scadere ma prima Abraham poi Moses non trovano il pallone sull’uscita difettosa di Claudio Bravo. Finisce con il trionfo di Guardiola e del City che porta a casa il primo trofeo. Tanti interrogativi e tanto da lavorare per Sarri.
Chelsea-Manchester City 0-2
Chelsea (4-3-3): Caballero; Azpilicueta, Rudiger, D. Luiz, M. Alonso; Fabregas (59′ Drinkwater), Jorginho, Barkley; Pedro (79′ Moses), Morata (69′ Abraham), Hudson-Odoi (59′ Willian). Allenatore: Sarri.
Manchester City (4-3-3): Bravo; Walker, Stones (94′ Gomes), Laporte (87′ Otamendi), Mendy; B. Silva, Fernandinho, Foden (76′ Diaz); Mahrez (68′ Gabriel Jesus), Aguero (79′ Kompany), Sané (46′ Gundogan). Allenatore: Guardiola.
Reti 13′ er 58′ Aguero