Massimo Ciccognani
KIEV (Ucraina) Un “entrenador” sull’orlo di entrare nella leggenda. Si chiama Zinedine Zidane e siede sulla panchina della squadra più forte del mondo, capace negli ultimi tre anni di vincere tutto quello che c’era da vincere. Soprattutto due champions di fila. E domani sera a Kiev, va in campo per scrivere il suo nome su quello della storia del Madrid che potrebbe conquistare la sua terza coppa di fila.Roba da brividi. Davanti c’è il Liverpool, con gli inglesi protagonisti di una galoppata immensa. Eliminati prima il City ai quarti poi la Roma in semifinale. Ma Zidane è uomo di mondo, vola basso, non si fida e predica umiltà. “Non diciamo fesserie, non siamo favoriti, come ogni finale abbiamo il 50% a testa di possibilità di vincere. Se vogliamo la terza champions di fila, dovremo fare un grande match – le sue parole in conferenza – Siamo contenti di essere qua, vuol dire che abbiamo lavorato bene. Ho grande rispetto per Kloop, ha grande esperienza. Questa squadra è fatta di tanto duro lavoro e di talento, non è facile giungere a una finale. Siamo felici di essere di nuovo qui – ha spiegato Zizou – Sono una persona competitiva e mi piace combattere. Siamo qui per il grande lavoro svolto dai ragazzi: quando ami il tuo lavoro e lo puoi fare al Real Madrid, allora e’ possibile fare grandi cose”. L’attenzione poi si sposta sulla sua stella, Cristiano Ronaldo. “Sta bene, se non è al 150% è al 140%, e credetemi non è poco! Domani giochiamo l’ultima gara della stagione e lui vive per partite di questo tipo”. Sulla formazione Zizou mischia le carte. “Devo prendere delle decisioni, i ragazzi stanno tutti bene e alcuni non potranno lo stesso giocare. Questo è un compito che spetta a me, fare delle scelte delle quali poi mi assumo la responsabilità. Dobbiamo pensare in ottica di squadra ed evitare delusioni personali, quando la partita inizia siamo tutti assieme e solo così si vince. Siamo felici di poter disputare un’altra finale e cercheremo di ottenere il massimo. La pressione c’è ma questa è la vita”. Accanto a lui il capitano Sergio Ramos che alza l’asticella. “Il nostro segreto è l’ambizione oltre al grande gruppo. Siamo tutti importanti. Mantenere questa fame e motivazione è stata la chiave. Più l’avversario è forte, più valore ha la vittoria , vedi i successi con Psg, Juve e Bayern. È stato un cammino difficile ma adesso dobbiamo finire il lavoro davanti a una grande squadra che darà la vita pur di batterci. Salah? E’ un grande giocatore e lo ha dimostrato. Ha la possibilità di affermarsi, ma occhio a tutto il Liverpool”. Con lui anche il brasiliano Marcelo che non le manda a dire. “Siamo cosa dobbiamo fare. La nostra motivazione è la fame di vittorie – ha spiegato l’esterno – Per noi è una grande occasione. Abbiamo meritato di arrivare qui. Il Liverpool è una grandissima squadra, ma noi abbiamo ancora tanta fame, come il nostro allenatore, che ritengo il migliore al mondo”. E allora andiamocela a giustare questa finalissima. Emozioni a tinte forti, da vivere minuto per minuto. Poi l’ingresso in campo e la voglia di prevalere, di alzare al cielo quella coppa dalle grandi orecchio che fa impazzire il mondo. Calcio d’inizio a Kiev alle 20.45 italiane. La musica è partita, adesso tocca a Real e Liverpool. Fate il vostro gioco.